È nata Jobba, una start up con sede in provincia di Latina ma che promette di conquistare l’Italia, l’Europa e il sud America e rivoluzionare il mercato del lavoro. A concepirla sono stati due professionisti quarantenni, Fabio La Manna, amministratore della società e ideatore del progetto, ed Alessandro Rossi, responsabile dello sviluppo di Jobba. Un’idea che vuole cavalcare le prospettive di crescita della sharing economy ormai in fase di espansione ovunque nel globo: progetti come Uber dimostrano proprio questo.
Come funziona l'incontro tra domanda e offerta di lavoro
Con Jobba, quindi, sarà presto possibile guadagnare attraverso le proprie abilità semplicemente iscrivendosi alla community. Scaricando l'applicazione- al momento disponibile solo su Android, ma presto su tutti i tipi di dispositivi -sarà possibile iscriversi e attivare il profilo personale in cui descrivere le proprie abilità, oppure cercare un professionista, un artigiano, un lavoratore occasionale che si trovi nelle vicinanze in grado di soddisfare le nostre esigenze: un giardiniere, un cuoco, un idraulico, un pittore etc...Jobba metterà in contatto il lavoratore con il cliente, ed a lavoro ultimato tratterrà una piccola percentuale per la mediazione.
Previsto anche un servizio di custumer care qualora sorgessero delle controversie tra il jobber e l’acquirente. Il sistema basato sulla reputazione consentirà a ciascun lavoratore di acquisire affidabilità nel proprio settore e dunque maggiori possibilità di venire ingaggiato.
Il 2016 sarà un anno decisivo per Jobba
Il prossimo passo per la start up Jobba sarà il lancio a Roma e Milano, ma solo per la creazione del database dei jobber, ovvero di coloro i quali avranno un lavoro da offrire.
Una fase che durerà un mese, trascorso il quale il sistema verrà ufficialmente lanciato; sarà quindi possibile iniziare a contattare i jobber facendo quindi andare a pieno regime il sistema. L'estensione alle altre maggiori città italiane avverrà entro gennaio mentre per l'aprile del 2016 l'obiettivo è approdare nel resto d’Europa e oltre: Parigi, Madrid, Barcellona, Londra ma anche San Paolo e Rio De Janeiro.