La mobilità 2016/17 è uno dei temi discussi in questi giorni negli incontri tra Miur e sindacati della Scuola. Il confronto non è dei più semplici, perché mentre i sindacati non vogliono gli ambiti territoriali (su cui si baserà anche la mobilità), il Miur ribadisce che non è possibile discostarsi da quanto previsto dalla legge 107/2015. Stabiliti i criteri generali su cui dovrebbero basarsi gli ambiti, per la prossima mobilità, che dovrebbe essere annuale, si prospettano tre fasi diverse. A spiegarlo è stata alcuni giorni fa la Cisl Scuola.

Miur, le tre fasi della mobilità 2016/17

La mobilità 2016/17 per la scuola sarà suddivisa in tre fasi ideatedal Miur, spiega la Cisl.

  • I fase – Riguarda i docenti immessi in ruolo nelle fasi 0 e A e i docenti momentaneamente fuori ruolo che rientrano nel ruolo da cui provengono. Forse rintreranno in questa fase anche i docenti DOS. Tutti questi avrebbero la titolarità su una scuola nell’ambito della provincia assegnata.

  • II fase – Consiste nella mobilità straordinaria prevista dalla legge (volontaria) e include tutto il territorio nazionale. Riguarda i docenti assunti entro l’anno scolastico 2014/15, che così possono acquisire la titolarità di ambito territoriale.

  • III fase – Riguarda i docenti assunti nelle fasi B e C del piano straordinario di immissioni in ruolo. Consiste nell'assegnazione della titolarità di ambito territoriale. Coloro assunti da concorso ordinario hanno la precedenza (nei limiti della Regione assegnata). I docenti assunti da GaE sono obbligati a esprimere la preferenza per tutti gli ambiti nazionali.

Tra le ipotesi avanzate dal Miur vi è anche la possibilità di riservare il 30% dei posti disponibili alla mobilità professionale e di dare la precedenza ai soprannumerari dell’ottennio per rientrare nell’ambito territoriale in cui è inclusa la scuola di precedente titolarità.

Tutto questo è ideato per non discostarsi da quanto stabilisce la legge 107. Naturalmente, ancora si è in tempo per apportare modifiche a quanto indicato finora.

Scuola, assegnazione provvisoria 2016/17?

Sempre la Cisl riferisce che il Miur ha detto di essere predisposto a considerare la possibilità di un emendamento al "mille proroghe" per consentire di presentare la domanda di assegnazione provvisoria anche per l’a.s. 2016/17. Resta aggiornato sulla scuola, cliccando il tasto Segui.