Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nell'elencare alcune priorità del governo per il 2016 indica la riforma della Pub­blica Amministrazione e quella costituzionale, ma non cita la riforma delle Pensioni, dimenticandosi di aver pro­messo che nel 2016 si sarebbe affrontatoil tema della flessibilità delle pensioni. E' stata solo una dimenticanza o il premier ha cambiato parere e la flessibilità non rientra più nei piani del governo neanche per il 2016? La tanto auspicata riforma strutturale della vigente legge Fornero sulle pensioni non attira più "le simpatie" del governo?

Sono questi gli interrogativi che in questi giorni angosciano milioni di italiani, ma anche il Presidente della commissione lavoro della Camera Cesare Damiano, vero paladino della riforma previdenziale.

Damiano non dimentica le promesse di Renzi

Il Presidente del­la Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, incalza il governo ed in particolare il premier Matteo Renzi, sulle modifiche della normativa previdenziale della legge Fornero. L'ex ministro del Lavoro Damiano ribadisce la necessità di introdurre meccanismi di flessibilità nei pensionamenti. A tal proposito ricordiamo che il presidente della commissione lavoro della Camera è primo firmatario di una proposta di legge che prevede i pensionamentia partire dai62 anni e 7 mesi di età unitamente a 35 anni di contributi con una penalità massima dell'8%.

Proposta che fa il paio con quella presentata dal presidente dell'Inps, il professore economista Tito Boeri, anche se con alcune differenze circa le penalizzazioni da attuare per chi lascia prima il mondo del lavoro. Per accelerare i tempi di una riforma della Fornero, sarà possibile trovare un punto di incontro tra le due proposte?

I lavoratori interessati al pensionamento anticipato lo sperano e lo chiedono. A parere di Cesare Damiano chi svolge lavori meno logoranti e più gratificanti potrà proseguire fino al requisito oggi previsto di pensionamento; chi invece ha un lavoro gravoso e poco gratificante e ritiene di poter sostenere una penalizzazione, deve avere la possibilità di potere scegliere.

Damiano aggiunge infine che in questo modosi creerebbero posti di lavoro da destinare alle giovani generazioni, oggi fortemente penalizzate nella ricerca di un lavoro.Rivolgendosi a Renzi afferma "sevuole fare una politica di occupazione per i giovani non può avere aziende di quasi settan­tenni con i giovani esclusi dal lavoro. Quella delle pensioni è una riforma per l'occupazio­ne".

Ma Renzi si ricorderà delle promesse fatte? Seguiteci, come sempre vi terremo aggiornati.