É sempre il tema Pensioni a tenere banco. Questa volta per parlare della proposta di Tito Boeri, presidente dell'Inps, relativa ai tagli degli assegni pensionistici superiori ai 3.500 euro lordi e dei vitalizi ai politici per cercare di dare una maggiore equità al sistema previdenziale. In sostanza, si vorrebbero tagliare gli assegni (superiori a 3.500 euro lordi mensili) che sono erogati col sistema retributivo di circa il 10-15%. Tali risparmi, poi, dovrebbero essere impiegati per dare una maggiore garanzia al reddito degli ultra 55enni che sono in condizioni di bisogno economico e per il sempre attuale argomento della flessibilità in uscita, di cui si è parlato anche nei giorni scorsi.

La proposta di Tito Boeri

Il presidente dell'Inps Tito Boeri propone, in sostanza, di effettuare un contributo di solidarietà applicandouna riduzione dell'assegno che vari a seconda dell'età di decorrenza della pensione (se l'età di decorrenza è alta, minore sarà il contributo che verrà richiesto) edell'anno in cui questa è stata ottenuta (più il trattamento risale ad anni recenti, minore sarà la riduzione che verrà applicata). In sostanza, un lavoratore (61 anni) andato in pensione di vecchiaia nel 2011 si vedrebbe una riduzione di circa il 14%. L'importo diventerebbe minore se, invece, avesse ottenuto l'accesso alla pensione dieci anni prima.

La proposta di Boeri, dopo quella sul reddito minimo per gli ultra 55enni, interesserebbe sia le pensioni di vecchiaia che di anzianità (tranne che per gli assegni di invalidità e delle pensioni di invalidità).

Boeri, inoltre, avrebbe messo in previsione una sorta di garanzia per i pensionati che hanno assegni compresi tra i 3.500 e i 5.000 euro perché il contributo che gli verrebbe chiesto sarebbe dilazionato di più nel tempo, in modo da non effettuare una vera e propria riduzione ma ci si limiterebbe a mantenere costante la propria pensione fino a quando non sarà raggiunta la pensione ricalcolata.

Tagliare i vitalizi ai politici

Tito Boeri, inoltre, propone un taglio più importante per i vitalizi dei politici (superiori ai 3.500 euro), imponendo un ricalcolo attraverso il metodo contributivo, che viene normalmente applicato a tutti i lavoratori. Chi gode di un vitalizio elevato dovrebbe, invece, vedersi applicare le regole del sistema contributivo, che potrebbe causare un taglio anche maggiore al 50% del valore del vitalizio.

La convergenza alla pensione ricalcolata si potrà ottenere grazie alle modalità che vengono utilizzate anche per i titolari di altre pensioni: di tipo immediato per chi gode di un assegno superiore a 5.000 euro lordi mensili o graduale con cristallizzazione per chi gode di assegni tra i 3.500 e i 5.000 euro mensili.In questo tipo di provvedimento, entrerebbero a far parte, sempre secondo Boeri, ben 2.450 parlamentari e 1.650 consiglieri regionali che porterebbero ad un risparmio complessivo di circa 150 milioni di euro all'anno.