Mentre cresce l'attesa per l'apertura ufficiale del cantiere sulla riforma Pensioni, che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha promesso di realizzare nel 2016, interviene oggi su uno degli aspetti più controversi della questione previdenziale il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Intervenendo oggi durante il question time in aula a Montecitorio per rispondere ad un'interrogazione parlamentare, il ministro ha rassicurato sull'impegno del governo per la revisione delle norme sull'onerosità delle ricongiunzioni dei contributi previdenziali.

Ricongiunzioni contributi pensionistici, nuovo intervento di Poletti a Montecitorio

L'esecutivo "ha avviato la riflessione - ha spiegato il ministro del Lavoro parlando della ricongiunzione dei contributi pensionistici - con le conseguenti valutazioni di costo". L'idea dell'esecutivo, secondo le rassicurazioni di Poletti, è quella di ampliare i principi contenuti nella legge numero 228 del 2012. Anche questa era una materia - così come quella sulla flessibilità in uscita per la pensione anticipata, ma anche sull'aumento delle pensioni minime - per la quale erano stati presentate diverse proposte della legge di Stabilità 2016. Proprio sulla questione delle ricongiunzioni dei contributi previdenziali, peraltro, oltre ai diversi emendamenti di iniziativa parlamentare, nella manovra economica e finanziaria erano state presentate anche delle proposte da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

"La tematica era presente - ha detto Poletti oggi in aula alla Camera dei Deputati per il question time - ma poi la previsione non si è positivamente conclusa".

Pensione anticipata, sarà davvero il 2016 l'anno della svolta per la flessibilità in uscita?

Rimane in ogni caso ancora adesso, ha spiegato l'esponente del Governo Renzi, la "volontà del ministero del Lavoro di promuovere e cogliere tutte le iniziative normative - ha affermato - che consentano di affrontare la situazione, al fine - ha sottolineato Poletti - di dare risposte alle tante persone interessate".

Tra le questioni più scottanti relative alla riforma pensioni 2016 rimane, in particolar modo, quella per la flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove formule d'accesso alla pensione anticipata che possano superare le rigidità imposte dalla legge Fornero. In tal senso hanno sollecitato interventi in questi giorni, sottolineando come la questione non sia più rinviabile, i presidenti della commissione Lavoro di Camera e Senato, rispettivamente Cesare Damiano della minoranza del Partito democratico e Maurizio Sacconi di Area Popolare (Ncd-Udc). Quando si deciderà il Governo Renzi ad aprire ufficialmente il cantiere per la riforma pensioni? Sarà davvero il 2016, come promesso dal premier, l'anno della svolta?