Non si esaurisce il dibattito connesso alla riforma della previdenza. Con cadenza quasi giornaliera si assiste a dichiarazioni contrastanti che ora mettono fine ad ogni speranza ora riaccendono una seppur flebile fiammella. E se il premier Renzi si è ultimamente affrettato a sottolineare che l'Italia non può più muoversi come una volta il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini ha evidenziato come la prossima Legge di Stabilità potrebbe essere il mezzo giusto per portare avanti la tanto agognata riforma delle Pensioni. Le ultime notizie su pensioni e prepensionamento aggiornate ad oggi 25 febbraio 2016 ruotano dunque attorno allo spiraglio aperto da Nannicini, le cui dichiarazioni sono state raccolte dall'ANSA, ma si soffermano anche sulla pensione anticipata e sulla possibile revisione dei requisiti insita nel ddl 857 a firma Damiano.

Ultime news pensioni e prepensionamento oggi 25 febbraio 2016: la prossima finanziaria potrebbe essere quella decisiva

Come accennato in apertura, gran parte delle ultime news su pensioni e prepensionamento aggiornate ad oggi 25 febbraio 2016 si rifanno alle parole di Tommaso Nannicini: 'Come già detto dal premier i tempi non erano ancora maturi in questa legge di stabilità, ma il tema resta e il governo intende affrontarlo, se il quadro di finanza pubblica lo consentirà, con la prossima Legge di Stabilità'. Uno spiraglio certo ma poco concreto e molto aleatorio quello aperto da Palazzo Chigi, che già per la finanziaria 2016 aveva fatto delle promesse che a conti fatti non ha voluto o saputo mantenere.

Sul caso reversibilità invece Renzi ha chiaramente parlato di una balla scritta dai giornali e alimentata dai media: qualcuno ha buttato già titoloni come 'la reversibilità diventa elemosina' che il Premier non ha esitato a definire pura fuffa. Nulla dunque verrà toccato su questo versante, ma in che direzione potrebbe muoversi l'Esecutivo?

Prepensionamento e riforma pensioni: per il triennio 2016-2018 è tutto già scritto ma c'è il DDL Damiano

I requisiti di accesso al prepensionamento, per quanto riguarda il triennio appena iniziato, sono già scritti: ai lavoratori serve un'anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi, le colleghe donne devono invece maturare 41 anni e 10 mesi.

Se a questo si aggiunge che la riforma Fornero fissa a 67 anni il reuqisito anagrafico generale per l'accesso alla quiescenza il quadro si fa completo. La riforma delle pensioni su cosa potrà dunque incidere? Le ipotesi sono le stesse dell'anno passato, con il sistema delle Quote a rimanere il più praticabile. La Quota 100 e la Quota 41 sono state prima accantonate poi riprese, anche se fra le due la seconda appare come la più possibile. Se non altro perchè è contenuta nello stesso DDL 857 a firma Damiano-Baretta che vorrebbe contestualmente fissare il prepensionamento a 62 anni di età più 35 di contributi con penalizzazioni decrescenti all'innalzarsi dell'età anagrafica raggiunta la quale si opta per l'abbandono dell'impiego. Servirà un po di coraggio certo, ma la via c'è ed è segnata. Bisogna solo avere il senso civico di provare a solcarla.