Ciò che in pochi sanno ma che in molti dovrebbero sapere è che i diritti inespressi sono una concreta possibilità, per pensionati e anziani, di vedere aumentare l'entità della pensione.
Cosa sono i diritti inespressi?
Si tratta di diritti maturati dalla persona, ma che la persona stessa non sa di avere, quindi non li reclama. Ma si sa, ad ogni diritto si accompagna una valutazione economica, quindi non reclamarli significa perdere denaro che, specialmente in tempi di crisi, fa sempre comodo. Il sindacato anziani italiani della Cgil ha recentemente lanciato la campagna "I diritti inespressi", per far conoscere questa possibilità per i pensionati e invogliarli a verificare la propria posizione previdenziale che non è sempre la stessa nel corso degli anni.
La campagna della Cgil è partita dalla Liguria
La campagna è partita dal Genova dove secondo lo Spi-Cgil si sono registrati 950 mila euro di integrazione alla pensione che 1.240 pensionati vantavano nei confronti dell'Inps. "I pesionati spesso non sanno - dice Paola Repetto dello Spi-Cgil - che alcune integrazioni al reddito, soprattutto per quanto riguarda gli assegni familiari, non vengono automaticamente erogate dall'Inps, ma devono essere richiste espressamente". Dall'indagine svolta dallo Spi Cgil si evince che un pensionato su tre, tra quelli sottoposti a verfiche nel 2015, aveva diritto all'assegno. Dato impressionante se consideriamo le proiezioni su scala nazionale. Un'altra rilevazione effettuata dallo Spi Cgil riguarda in particolar modo i pensionati che avendo un assegno previdenziale superiore a 1.500 euro al mese, sono stati oggetto del blocco delle rivalutazioni delle Pensioni, deliberato dal Governo Monti.
A tal riguardo, nella sola Genova si registrano 110 mila interessati a fronte di 214 mila pensioni da lavoro. Walter Fabiocchi, segretario generale dello Spi Cgil, tiene a precisare che "lo Spi Cgil ha infatti avviato ben dieci cause pilota, mentre a Brescia e a Palermo i tribunali hanno chiesto il pronunciamento della Corte Costituzionale.
Ma in attesa della decisione è indispensabile l'invio di una raccomandata che sblocchi i tempi della prescrizione".
Dunque, per quantificare la perdita che si potrebbe subire, supponendo di avere una pensione di 2000 euro lorde, nel 2018 si perderebbero ben 20 mila euro, che in tempo di crisi sarebbe sicuramente molto utili.