'Questa volta non ci lasceremo calpestare' è il grido di centinaia di docenti del Veneto che, come molti altri in tutta Italia, rischiano l'esclusione dal prossimo concorso a cattedra dato che probabilmente non faranno in tempo ad ottenere l'abilitazione.

I corsi TFA e PAS termineranno solamente all'inizio del mese di giugno, mentre, come sappiamo, il termine ultimo per la presentazione delle domande per il concorso è fissato per il prossimo 30 marzo, con gli scritti a fine aprile.

Ultime news scuola mercoledì 2 marzo 2016: guerra neo abilitandi al Miur per esclusione dal concorso

Il problema nasce da quanto contenuto nel testo del bando di concorso: le iscrizioni con riserva non saranno ammesse, nonostante le proteste dei sindacati e dei rettori universitari che hanno invocato a gran voce l'inclusione, con riserva, dei nuovi abilitati.

A questo punto non rimane che una sola strada: chiedere al Rettore dell'Università di Padova di intensificare il più possibile il calendario delle lezioni in modo da poter chiudere i corsi. Non solo a Padova ma in diverse altre città italiane come Napoli, Bologna e Firenze si cercherà di accelerare al massimo in vista della scadenza di fine marzo.Oltre ad aver pagato oltre tremila euro per il corso abilitativo, ora c'è pure il rischio di rimanere beffati di fronte all'unica opportunità di essere assunti da qui ai prossimi tre anni, nella migliore delle ipotesi.

Mentre altri docenti organizzano viaggi 'lampo' nei Paesi dell'Est dove, pagando fior di quattrini, riescono ad 'abilitarsi' nel giro di quindici giorni...qui in Italia c'è il rischio di subire una disparità di trattamento.

Concorso scuola, docenti contro il governo: 'State escludendo il merito e la qualità'

'Potremmo dare tanto alla Scuola e ai ragazzi ma ci viene impedito da quello stesso governo che afferma di voler puntare al merito e alla qualità dell'insegnamento - afferma un'insegnante.

Tra i più penalizzati ci sono i docenti del sostegno che rinfacciano al governo la loro esclusione, di fronte ad un numero di posti messi a disposizione maggiore del numero degli insegnanti che hanno ottenuto la specializzazione. 'Escludendo noi, fate male a quei ragazzi disabili che cambiano insegnante anche due o tre volte l'anno, dov'è la continuità didattica?'