Dopo il vertice di ieri sembrano più determinati a portare avanti la "battaglia" per la riforma Pensioni i leader dei tre sindacati più rappresentativi in Italia. Dopo l'intervento di ieri di Susanna Camusso, leader della Cgil, che ha detto che presto i sindacati faranno "sentire un colpo" visto che il Governo Renzi continua a non rispondere sulle modifiche alla legge Fornero, oggi si fa sentire la voce del segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo.
I leader di Cgil, Cisl e Uil più determinati sulla riforma pensioni 2016
"Noi abbiamo una piattaforma unitaria sulla flessibilità in uscita - ha detto il leader della Uil - e adesso faremo delle iniziative perché il Governo - ha sottolineato - non batte un colpo".
I sindacati insistono per nuove formule d'accesso alla pensione anticipata a partire da 62 anni ma senza eccessive penalizzazioni e chiedono la Quota 41 per i lavoratori precoci a prescindere dall'età anagrafica oltre a maggiori tutele pensionistiche per le persone impegnate negli anni in lavori usuranti. "Non possiamo fare - ha detto Carmelo Barbagallo oggi a margine degli Stati generali del sindacato a Palermo - flessibilità in uscita fatta pagare dagli stessi lavoratori che devono andare in pensione e che già - ha ricordato - sono penalizzati se vanno prima".
Barbagallo: serve flessibilità anche per fare spazio ai giovani nel lavoro
Nuove formule per accedere ai prepensionamenti, ha ricordato il leader della Uil, sono utili anche per sbloccare le porte d'accesso al mondo del lavoro per i giovani, anche loro molto penalizzati dalla legge Fornero che innalzando in modo drastico l'età pensionabile continua a tenere a lavoro genitori e nonni con figli disoccupati, come ha ricordato in questi giorni il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano autore di diversi disegni di legge per la riforma pensioni.
"La flessibilità in uscita serve - ha ribadito Barbagallo - perché mantenere di più tutti i lavoratori a lavoro ha creato quella condizione per la quale i nostri giovani - ha evidenziato il segretario generale della Uil - non trovano spazio nel mercato del mondo del lavoro".