Fronte comune dei sindacati contro il Governo Renzi per la riforma Pensioni. Dopo l'incontro di ieri a Roma tra Susanna Camusso, Carmelo Barbagallo e Annamaria Furlan sembrano più determinate per la mobilitazione unitaria le voci che arrivano dalle organizzazioni sindacali. "Il Governo ha deciso - ha detto il segretario generale della Cgil - che lo si nota di più se non si confronta. Ma gli uomini soli al comando - ha aggiunto criticando il comportamento del premier e leader del Pd - non vanno bene".

Sindacati sul piede di guerra per la riforma delle pensioni, presto mobilitazione unitaria

Quelli lanciati ieri e oggi da Camusso e Barbagallo sembrano dei veri e propri ultimatum all'esecutivo sulla riforma del sistema previdenziale verso nuove forme di flessibilità in uscita che superino le rigidità imposte dalla legge Fornero. "Se non capiscono le ragioni del dialogo sociale - ha detto Susanna Camusso ai microfoni di TgCom24 - non potremo che passare - ha spiegato la dirigente sindacale - alla mobilitazione". Mobilitazione unitaria che, a dire il vero, i sindacati annunciano ormai da tempo anche se finora è prevalsa la linea dell'attesa del confronto che però il governo sembra non volere. Adesso, spiegando di aver avviato una riflessione sul punto con la Uil e la Cisl il leader della Cgil ha spiegato che "molto presto penso che saremo nelle piazze per chiedere - ha ribadito - il cambiamento della legge sulle pensioni".

Secondo la Camusso non è più rinviabile la riforma pensioni, che il presidente del Consiglio ha promesso di realizzare entro il 2016, perché ormai il sistema è "insostenibile". Le norme della manovra previdenziale targata Monti-Fornero, infatti non danno "prospettiva ai giovani" e neanche ai lavoratori che hanno avuto "carriere discontinue o problematiche".

Pensione anticipata, nuovi interventi di Camusso e Barbagallo per la flessibilità in uscita

Ad annunciare oggi (4 marzo) con più determinazione la mobilitazione unitaria contro l'esecutivo se non si dovesse registrare a breve una inversione di tendenza anche il leader della Uil. "Abbiamo una piattaforma sulla flessibilità - ha detto Carmelo Barbagallo - e adesso faremo delle iniziative perché il Governo - ha evidenziato il dirigente sindacale - non batte un colpo".

Dall'introduzione di nuove formule più flessibili per l'accesso alla pensione anticipata all'aumento delle pensioni minime sono sempre più impegnative le promesse assunte in questi mesi dal premier Matteo Renzi. Riuscirà il governo a mantenere le promesse? Saranno effettivamente date le risposte attese dalle migliaia di lavoratori "bastonati" dalla legge Fornero e dai giovani in attesa di nuove opportunità di lavoro? Ad incalzare l'esecutivo, va ricordato, non ci sono solo i sindacati ma anche i gruppi parlamentari di opposizione e ampie aree della maggioranza, da Area Popopolare (Ncd-Udc) alla minoranza del Partito democratico.