Il bullismo è solo un problema che riguarda gli studenti? Assolutamente no, anche gli insegnanti possono essere soggetti a questo tipo di fenomeno. L'argomento è stato trattato dal quotidiano 'La Stampa' di Torino e documentato attraverso una testimonianza di un professore di Verona, rimasto vittima di soprusi e angherie per anni ed anni. A questo proposito, la psicologa Giuliana Guadagnini, docente al Master universitario in psicologia investigativa e criminologia e responsabile del Punto d'ascolto del disagio scolastico a Verona, ha espresso il proprio giudizio su questo preoccupante fenomeno.

Ultime news scuola 28 marzo: 'Insegnanti esposti al cyberbullismo come gli studenti'

'Gli insegnanti sono esposti al bullismo esattamente come lo sono gli studenti. In che modo? Per esempio, attraverso video ripresi segretamente con gli smartphone e poi postati in rete. Molti insegnanti si sono trovati costretti ad agire per vie legali ma, in alcuni casi, addirittura, i docenti hanno chiesto di cambiare il proprio cognome. Gli effetti possono essere devastanti - ha dichiarato la psicologa - ansia, depressione, disturbi psicologici ed alimentari, persino pensieri rivolti al suicidio.'

La dottoressa Guadagnini ha sottolineato come il cyberbullismo sia molto più pericoloso del bullismo tradizionale perchè il mondo virtuale, ovvero Internet, offre la possibilità di raggiungere un pubblico potenzialmente illimitato e fa credere ai 'cyberbulli' di poter restare impuniti, sfruttando la l'opportunità di agire nell'anonimato.

'Azione incauta accettare amicizia su Facebook o interagire su WhatsApp'

Esercitare la professione di insegnante è, senza dubbio, molto più difficile di quanto non lo fosse in passato, anche perchè è molto più fragile il patto di corresponsabilità Scuola-famiglia inerente all'educazione del minore. Spesso manca un confronto o, addirittura, in molti casi, nasce un conflitto tra le due istituzioni.

La dottoressa Giuliana Guadagnini ha concluso con un'osservazione molto importante: 'La distinzione dei ruoli tra insegnanti e studenti andrebbe sempre salvaguardata: al giorno d'oggi, invece, i rapporti tendono ad essere meno gerarchici. Concedere l'amicizia su Facebook o aggregarsi ai gruppi di Whatsapp, potrebbe rappresentare una mossa incauta: alcuni insegnanti, nel tentativo di instaurare un dialogo paritario con i loro studenti, operano in questa direzione e, alla fine, potrebbe diventare pericoloso'.