Il comma incriminato si riferisce all'impossibilità da parte di quei docenti già di ruolodi partecipare alla prova concorsualesolamente perché già in servizio a tempo indeterminato in una Scuola pubblica italiana. Ebbene, dopo il ricorso dell'avv. Gorgo dell’Anief, il Tar del Lazio ribadisce che la questione in oggetto, relativaal parere sul comma 110 della Legge 107/15riguarderebbe aspetti sulla costituzionalità della medesima legge, pertanto ordina l’immediata remissione in Corte Costituzionale. A questo punto, la notizia, uscita nella tarda serata di ieri sulle pagine del noto quotidiano di informazione scolastica Orizzontescuola.it, fa il giro dei social.

La medesima decisione, inoltre,farà quasi certamente, discutere molti insegnanti con contratto a T.I.,i quali, purtroppo, rinunceranno ingiustamente a partecipare come candidati al prossimoconcorso 2016, sentendosi, per questo motivo, discriminati rispetto ai loro colleghi precari.

L'ennesima riprova: Legge 107/15 un 'colabrodo' costituzionale

Ancora una volta il Governo deve ingoiare l’ennesimo boccone amaro, facendo ripetutamente ammenda circa la clamorosa Ordinanza, la n. 4343/16, pubblicata dal Tar del Lazio e relativa al diritto negato a tutti quei docenti già in ruolo. Per diritto di cronaca, ricordiamo brevemente cosa recita, testualmente, il comma 110 in riferimento all'unico articolo della Legge 107/15, specificatamente all'ultimo paragrafo: ….

Ai concorsi pubblici per titoli ed esami non può comunque partecipare il personale docente ed educativo già assunto su posti e cattedre con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali’.

Secondo i Giudici del Tar permangono, però, notevoli vizi in tutto l'impianto normativo anche se di fatto a sancire questa ipotesi dovrà, necessariamente, esserela Consulta, così come è stato deciso dall'ordinanza in oggetto.

Si tratta, di fatto, di una palese violazione di un diritto spettante a chi è già in possesso di un titolo di accesso, il quale avrebbe avuto la possibilità, pur essendo già di ruolo su una classe di concorsospecifica, di poter partecipare alla imminenteprova concorsuale su un’altra classe di concorso. Sin da subito (luglio – agosto 2015) qualche costituzionalista aveva visto bene circa questo controverso aspetto.

Purtroppo, non è solo questo argomento - secondo gli stessi - a violare le norme dellaCostituzione della Repubblica Italiana. Il comma 110 sembra, tra tutti, il più 'macroscopico' ed è solo la punta di un iceberg molto più ampio.

Le dichiarazioni 'gongolanti' di Anief dopo la clamorosa ordinanza del Tar Lazio

Dopo la pubblicazione dell’eclatanteatto amministrativo del Tar del Lazio, subito,l’Anief, comunica a tutti il proprio impegno sul versante dei ricorsi nei confronti degli altri aspetti incostituzionali, di cui la Buona Scuola è abbondantemente intrisa, dichiarando: «Il sindacato Anief comunica che continuerà con i ricorsi nei tribunali per far annullare dal Giudice delle leggi tutte le altre norme illegittime: oggi i docenti di ruolo, domani i laureati esclusi dal concorso, poi la chiamata diretta».