Il concorso a cattedra continua a tenere 'banco', non solo per le polemiche riguardanti l'esclusione dei docenti privi di abilitazione ma anche per quanto riguarda le grosse difficoltà incontrate dai candidati nell'inoltro della loro domanda di partecipazione.

Il sito Istanze Online ha creato, infatti, moltissimi problemi ai docenti: oltre a quelli relativi al discorso del pagamento della tassa di iscrizione al concorso, ora potrebbe subentrarne un altro in merito alla questione relativa alla modifica della domanda.

Ultime news scuola, sabato 2 aprile 2016: fuori dal concorso per un clic?

Un clic di troppo, infatti, potrebbe buttar fuori dal concorso diversi candidati. Per quale motivo? Semplice. Come riportato dal sito specializzato 'Orizzonte Scuola', il Miur aveva informato in merito alla possibilità di modificare (o cancellare) la propria domanda di partecipazione, rientrando nell'istanza stessa e correggendo i dati: si sarebbero potute fare tutte le modifiche opportune, entro e comunque la scadenza prefissata, le ore 14 di mercoledì 30 marzo. Il guaio, però, potrebbe nascere dal fatto che, una volta effettuate le modifiche, il candidato doveva procedere ad un nuovo inoltro della domanda, vista la mancanza di validità del precedente invio.

Infatti, i candidati che hanno provveduto a compiere delle modifiche, hanno ricevuto nella propria casella di posta elettronica, una e-mail all'interno della quale si comunicava l'annullamento della domanda di partecipazione al concorso.

Docenti 'vittime' della piattaforma 'Istanze Online'?

Considerando gli enormi disagi incontrati dalla piattaforma 'Istanze Online' in prossimità della scadenza del termine, molti docenti non sono più riusciti ad inviare nuovamente la domanda.

In tal caso, sarebbe il caso di rivolgersi all'Ufficio Scolastico Regionale per avere ulteriori informazioni su quanto accaduto e spiegare la propria situazione: comunque, sarebbe oltre modo opportuno che il docente possedesse uno 'screenshot' dell'errore, in modo da poter dimostrare ancor più efficacemente il disguido ed ottenendo così il nullaosta per partecipare regolarmente al prossimo concorso a cattedre.