Avevamo visto in un altro articolo in cui si parlava di ottenere il posto fisso solo tramite concorsocome Italia Oggi scrivesse una inesattezza riguardo alla questione dei risarcimenti. Secondo il quotidiano finanziario i precari non avrebbero avuto diritto nemmeno al risarcimento in quanto il punteggio costituiva già di per se una sorta di “premio” per il servizio prestato. Ma ciò che in realtà hanno decretato le sezioni unite civili della Cassazione è completamente diverso, come del resto si evince dall'intervista condotta a Marcello Pacifico di Anief.

Il diritto al risarcimento esiste ed è fissato nell'ordine oscillante tra le 2,5 e le 12 mensilità.

Il risarcimento non è in dubbio

Quanto letto nell'articolo di Italia Oggi aveva ingenerato frustrazione nelle già compromesse speranze dei precari di ottenere una sacrosanta stabilizzazione per aver prestato servizio per periodi superiori ai 36 mesi. Nell'intervista condotta con il segretario generale dell'Anief viene invece ribadito che spetta un risarcimento per il quale non occorre dimostrare nulla portando a corredo del ricorso in tribunale i vecchi contratti a termine stipulati con la P.A. Il superamento di tale limite temporale fa scattare l'automatismo del risarcimento in questione. Sono infatti le regole comunitariea stabilire tale esonero da parte del lavoratore per cui, accertata senza nessun dubbio l'illegittimità di tale abuso di contrattazione, a far scattare la sanzione.

Le sezioni unite civili della Cassazione si limitano semplicemente ad uniformarsi alle regole europee.

In attesa della Corte Costituzionale

La giusta misura deterrente per lo Stato a reiterare tale condotta deve ancora essere discussa nel merito. Attualmente le sentenze non hanno concesso la trasformazione del contratto da tempo determinato in contratto a tempo indeterminato come avviene nel privato in quanto nel pubblico impiego esiste il concorso.

Ma il 17 maggio questo scenario potrebbe cambiare radicalmente in quanto è attesa la pronuncia della Corte Costituzionale che sarà chiamata a far luce sulla questione orientando la giurisprudenza sul caso della reiterazione dei contratti a termine nella P.A. Dopo di che occorrerà riunire tutti i docenti abilitati precariper avviare una fase transitoria che eviti un salasso per le casse dello Stato.