Il calendario delle prove scritte del concorso docenti si sarebbe ufficialmente chiuso quest'oggi, martedì 31 maggio, con il test riservato ai candidati della Scuola dell'infanzia: usiamo il condizionale in quanto oggi stesso il sindacato Anief ha provveduto ad inviare al Ministero dell'Istruzione una richiesta formale all'interno della quale si invita l'amministrazione centrale ad organizzare le prove scritte suppletive riservate ai docenti già di ruolo e agli ITP non abilitati che hanno ricevuto il via libera dal Tribunale.
Ultime news concorso scuola, 31 maggio: Anief invia richiesta formale al Miur per prove suppletive
A tale scopo, Anief ha sensibilizzato l'attivazione dell'operato dei vari Uffici Scolastici Regionali affinchè vengano predisposte tali prove scritte e, qualora siano previste, anche quelle pratiche.
Ne ha dato notizia il sito specializzato Orizzonte Scuola che ha oltre modo precisato come Anief abbia chiesto, sempre attraverso la stessa richiesta formale, un incontro urgente con una rappresentanza del Miur, per discutere i vari aspetti inerenti alla procedura da adottare.
La lettera è stata inviata in data odierna ed è stata indirizzata al direttore generale per il personale scolastico, dott.ssa Maria Maddalena Novelli e al capo di gabinetto, dottor Alessandro Fusacchia.
Scuola, prove suppletive concorso docenti: Anief spiega le motivazioni
Tale richiesta è giustificata da quanto avvenuto durante le ultime settimane con la vittoria ottenuta in tribunale da Anief presso il Consiglio di Stato a favore degli Insegnanti Tecnico Pratici non abilitati (vedi sentenza N. 1836/2016 emessa il 18 maggio scorso).
A giustificare, invece, la richiesta di prove suppletive a favore dei docenti già di ruolo, Anief si è avvalso delle ordinanze numero 2804, 2807 e 2808 del 2016; inoltre, il sindacato ha ricordato al Miur, l'ordinanza emessa dal Tar del Lazio il 29 agosto del 2013 (numero 3360), in cui si menziona un caso, simile a quello attuale, in cui un candidato non riuscì a partecipare ad alcuna prova; nella sentenza si ordinava al Miur di predisporre l'organizzazione delle suddette prove.