"Adesso passare al confronto sulla riforma Pensioni con il Parlamento e con le parti sociali". Lo ha detto oggi in una nota il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati commentando le dichiarazioni del presidente del Consiglio sull'Ape ieri sera a Porta a porta su Rai Uno che "ha definitivamente consacrato come fattibile - ha rimarcato Cesare Damiano ricordando le parole di Matteo Renzi da Bruno Vespa - l'obiettivo della flessibilità previdenziale entro la legge di Stabilità 2017".

Damiano dopo le dichiarazioni di Renzi sulle pensioni: ora il confronto parlamentare

L'ex ministro del Lavoro, parlando a nome di diversi parlamentari della minoranza del Partito democratico che hanno lanciato nei giorni scorsi la petizione popolare a sostegno del ddl 857 per la pensione anticipata, ha espresso soddisfazione per l'obiettivo finora raggiunto di porre il tema della riforma pensioni nell'agenda politica del Governo Renzi.

Cesare Damiano ha ribadito di condividere in linea generale le proposte sulle modifiche alla legge Fornero contenute nella piattaforma unitaria delle organizzazioni sindacali che restano in trepidante attesa del confronto con l'esecutivo su flessibilità, esodati, quota 41, proroga opzione donna al 2018, quota 96 scuola, tutele per i lavoratori impegnati in lavori usuranti. Diversamente dall'Anticipo Pensionistico ipotizzato dal premier Matteo Renzi e da altri esponenti dell'esecutivo, tra i quali il sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Nannicini e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, Damiano sulla flessibilità in uscita la pensa in altro modo e precisa alcuni punti.

La minoranza Pd al Governo: noi vogliamo un anticipo e non un prestito pensionistico

"Noi - ha detto il parlamentare della minoranza dem - vogliamo un anticipo e non un prestito. L'ufficiale pagatore - ha aggiunto Damiano - deve essere l'Inps e non una banca". Ma non finisce qui: divergenze di vedute, infatti, anche sugli anni di anticipo dell'uscita dal lavoro.

"La flessibilità in uscita - ha proseguito il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - deve essere fino a quattro anni e non di tre come propone il Governo". Un altro punto segnalato dalla minoranza del Pd rispetto alla proposta di Anticipo Pensionistico di Matteo Renzi è quello relativo alle penalità sugli assegni previdenziali.

"La penalizzazione deve essere mediamente non superiore - ha sottolineato Damiano - al 2%". In conclusione, il presidente della commissione Lavoro, come previsto nel ddl 857, auspica l'introduzione della formula quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età.

Anticipo Pensionistico, Giammanco (Forza Italia): le banche fuori dai prepensionamenti

Fuori le banche dai prepensionamenti. A pensarla allo stesso modo di Cesare Damiano la parlamentare di Forza Italia Gabriella Giammanco. "Sono per la flessibilità in uscita - ha detto la deputata azzurra intervenendo sulla riforma pensioni a Coffee Break su La7 - ma non sono d'accordo con la proposta del Governo. I prepensionamenti - ha aggiunto - non devono essere dei prestiti bancari, direi - ha proseguito la Giammanco - di lasciar fuori da questo meccanismo le banche".