Potrebbe diventare realtà l'installazione di videocamere negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia. Iniziata la discussione in VII Commissione cultura alla Camera su alcune di propose di legge per rendere efficace e attiva l'installazione di telecamere in asili nido, scuole dell'infanzia e case di cura per anziani e persone disabili, le cosiddette "norme in materia di video sorveglianza in asili nido, scuole dell’infanzia e case di riposo per anziani, strutture socio-sanitarie per disabili e minori disagiati."
Quali sono le finalità delle norme proposte
Le finalità delle norme proposte sono quelle di dare la possibilità, in questi luoghi di lavoro, dell'utilizzo di misure di sicurezza affinché lo Stato possa avere un supporto visivo in caso di denunce di violenze e maltrattamenti, sia fisici che verbali, ai danni dei soggetti ospitati in queste strutture.
Per quanto riguarda il sistema normativo, secondo chi ha proposto la legge, l’installazione di telecamere, allo scopo di tutelare la sicurezza di soggetti vulnerabili, riguarda l'ordine pubblico e la sicurezza di competenza legislativa esclusiva dello Stato in collaborazione con le Regioni, come riportato dagli articoli 117 e 118 della nostra Costituzione. Si richiama anche la materiarelativa all'ordinamento civile, di competenza legislativa esclusiva dello Stato come riportato dallo stesso articolo 117 nel secondo comma, in materia all'ordinamento civile ed a quelle relative all' istruzione e alla tutela della salute, di competenza dello Stato e delle regioni e politiche sociali, la cui competenza residuale è annoverata sul piano regionale.
Come risolvere il problema della privacy
Tra i vari problemi da prendere in considerazione c'è quello della privacy e per garantire il rispetto di chi presta servizio in queste strutture, sia pubbliche che private, ci sarebbe la proposta di istallare telecamere criptate, cioè in grado di effettuare riprese video che resterebbero visibili per un certo periodo di tempo e visionabili solamente nel caso di formali denunce previa autorizzazione di un giudice.
Le immagini dovranno essere a disposizione di verifica solamente da parte di polizia e carabinieri e quindi visionabili solo dalle forze dell'ordine. Prevista anche una successiva forma di tutela della privacy e cioè l’abbinamento di due codici di forma numerica per poter accedere alla visione delle registrazioni video, che dovranno essere conservate in modo separato: uno presso la struttura interessata e l’altro presso un terzo ente, autonomo, che ne garantisca la custodia.
Con queste procedure sarebbe garantito in modo equilibrato il diritto alla privacy dei lavoratori, ma anche la possibilità di dotare di uno strumento di tutela le strutture in cui sono ospitati i soggetti più fragili. Sul sito Orizzonte Scuola, che riporta la notizia, è stato lanciato un sondaggio per sapere quanti sono d'accordo o meno sull'istallazione di telecamere nelle strutture in questione.