E' incredibile il paradosso che si è verificato alle prove del concorso nella Scuola 2016nella provincia di La Spezia.Ad unadocente candidata, bocciata alla prova scritta, è stato proposto di fare da commissaria per la prova orale. Avrebbe dovuto giudicare, cioè, gli altri candidati che hanno superato la prima prova. L'episodio è riportato nell'edizione di oggi, 30 luglio 2016, dal Corriere della Sera che scrive anche di altre anomalie che si sono verificatein varie province italiane, alcune delle quali hanno fatto registrare percentuali di bocciatura allo scritto allarmanti.
Concorso docenti2016: l'emergenza commissari
La docente alla quale è stata proposta di entrare nella commissione degli orali si chiama Antonella Scilef, ha cinquantuno anni ed insegna francese. Ha iniziato a fare supplenze dal 2008 e si è abilitata con tirocinio formativo attivo tre anni fa. Tutte le carte in regola, dunque, per tentare di superare il concorso scolastico 2016, anche se allo scritto non ce l'ha fatta. Con l'emergenza commissari per lo svolgimento del concorso, anche a lei è stata fatta la proposta di giudicare i concorrenti agli orali. Ma ha rifiutato, perché l'etica deve essere rispettata. Un concorrente deve essere giudicato da un professore se non di più alto livello, almeno pari.
E la docente non si sentiva in questa posizione, non avendo superato lo scritto.
Prove concorso 2016 nella scuola: numero bocciati allo scritto e anomalie
Ciò che è successo a La Spezia dimostra la non perfetta organizzazione nello svolgimento del concorso: le segreterie non sono al corrente dei candidati che non hanno superato la prova scritta in un momento cruciale per il corretto svolgimento degli esami dovuto all'alto numero di dimissioni tra i commissari per la remunerazione troppo bassa.
Ancor più preoccupante è la stima dei candidati che hanno superato la prova scritta: dei 165 mila concorrenti iniziali, almeno la metà è stata bocciata. Lo stesso quotidiano riporta di altri casi di irregolarità: nella classe di concorso relativa alla Musica, in Calabria, i concorrenti se la sono dovuta vedere con commissari che aspirano a diventare supplenti delle stesse cattedre che potrebbero rimanere vacanti dopo le prove.