Sulla riforma Pensioni è giunto "il momento di affrontare il nodo politico". Lo ha detto il leader della Cgil in vista del nuovo incontro tra l'esecutivo e le parti sociali in programma venerdì 29 luglio nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali alla presenza, oltre che del "padrone di casa", cioè il ministro Giuliano Poletti, anche del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Stefano Nannicini, incaricato dal premier e leader del Pd a coordinare il lavoro di confronto e sintesi delle proposte relative alla riforma pensioni.
Pensioni, Cgil: è un problema di scelte e orientamenti del governo
I sindacati, dopo diversi incontri tecnici che si sono svolti tra giugno e luglio, si attendono adesso risposte politiche dal Governo Renzi, restano ancora in attesa di capire quali provvedimenti di vogliono mettere in campo e con quali risorse economiche. "Un'idea sulle risorse che servono - ha detto il segretario generale della Cgil - ce l'abbiamo. Ma è un problema - ha sottolineato la Camusso oggi a margine di un incontro promosso dalla Confapi - di scelte e orientamenti". In vista del nuovo incontro con il Governo Renzi, che peraltro risponderà ad alcune interrogazioni sulle pensioni tramite il ministro Poletti oggi al question time alla Camera, si fa sentire anche la voce del leader della Uil Carmelo Barbagallo secondo il quale per concludere in modo positivo il confronto con l'esecutivo sulla riforma pensioni e il mercato del lavoro, "occorrono - ha spiegato - più di 2 miliardi e mezzo di euro".
Anticipo Pensionistico, Uil: entro metà settembre trovare l'accordo
Per questo al di là dei proclami e delle promesse i sindacati si aspettano risposte concreta dal prossimo incontro col governo in tema di risorse economiche da mettere in campo per l'Ape (Anticipo Pensionistico). "Dobbiamo cominciare - ha sottolineato Barbagallo - a parlare di risorse".
Le organizzazioni sindacali puntano a definire un percorso che entro e non oltre la metà di settembre, prima della discussione della legge di Stabilità 2017, "ci porti a un accordo o - ha detto il leader della Uil secondo quanto rifersice l'Ansa - a un non accordo". Nel caso di un non accordo sulla riforma pensioni sarà inevitabile la mobilitazione unitaria dei sindacati.