Non sarà più chiamata diretta dei presidi, ma chiamata per competenze dei docenti che meglio possano far fare ilsalto di qualità all'offerta formativa delle scuole. È scritto così anche nelle linee guida del ministero dell'Istruzione, proprio a testimonianza dell'evoluzione delle ultime due settimane. Se è vero, infatti, che la chiamata per competenze potrebbe ben rappresentare la fase della candidatura dei professori di ruolo, è altrettanto vero che, nel momento decisivo, quello della chiamata, subentra la più alta dose di discrezionalità dei dirigenti scolastici pronosticabile alla vigilia del tavolo negoziale.
Dopo la bozza di accordo che era stata raggiunto a inizio luglio tra i tecnici del ministero di Viale Trastevere e i sindacati riuniti, il meccanismo originario è stato, pezzo per pezzo, spogliato di quei paletti che avrebbero potuto garantire un minimo di oggettività nella scelta.
Chiamata diretta scuola 2016: quali titoli riportarenel curriculum?
Le novità della chiamata diretta dell'ultima ora riguardano, più dettagliatamente, i titoli che i professori dovranno inserire nella propria domanda e nel proprio curriculum per candidarsi alla/eScuola/e di propria preferenza. Dei tanti criteri elencati dal ministero dell'Istruzione, i presidi dovranno scegliere i tre, quattro, cinque o sei che meglio si adattano alla ricerca di docenti per la propria scuola.
Ma all'atto della scelta, scrive nell'edizione di questa mattina Italia Oggi, i dirigenti scolastici potranno valutare pure titoli vantati dai docenti che non rientrino tra quelli classificati dal ministero nelle linee guida. Ben si intuisce, dunque, che i presidi potrebbero assegnare un peso a titoli nemmeno compresi tra quelli scelti per la propria scuola e nemmeno consideratidal Miur.
Chiamata diretta docenti, in caso di parità non sarà decisivo il punteggio
In più il giudizio dei dirigenti scolastici nel meccanismo della chiamata diretta sarà decisivo nel caso in cui due o più professori dovessero candidarsi con lo stesso numero di titoli: in tale situazione, che sarà più frequente di quanto si possa pensare, i presidi potrannoanteporre la propria scelta al colloquio diretto con i docenti candidati, scavalcando il meccanismo dei punteggi (della mobilità per i professori assunti entro questo anno scolastico, delle graduatorie dei concorsi o ad esaurimento per i prossimi immessi in ruolo) che aveva messo d'accordo Miur e sindacati nelle trattative.