La legge 107 che novità porterà per i precari della Scuola nei prossimi anni? Mentre si attende di capire quali saranno i risvolti della chiamata diretta dei docenti di ruolo, la Corte Costituzionale ha pubblicato la sentenza in cui stabilisce il diritto al risarcimento ai precari storici della scuola italiana. Sono quelli che per anni hanno lavorato come supplenti senza avere alcun diritto alla continuità e agli scatti di anzianità. Sono la stessa categoria per cui la Corte di Giustizia Europea si era espressa a favore. Salvo coloro che sono stati assunti o hanno ottenuto l'ammissione al concorso, tutti potranno richiedere il risarcimento e ottenerlo.

Ma niente di più. L'immissione in ruolo non sarà automatica, né data da una sentenza del tribunale.

Ancora precari supplenti nelle scuole nel 2016/17

Si è così risolto il problema della supplentite, come promesso dal ministro Giannini? Niente affatto, almeno per quest'anno scolastico. La Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto ad un insegnante di non essere impiegato con contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi, ma ha anche chiarito che le assunzioni dovranno avvenire solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Quindi, ancora per quest'anno, i supplenti nella scuola ci saranno. Sia perché le correzioni delle prove del concorso a cattedra 2016 proseguono a rilento (alcuni orali sono programmati addirittura per il mese di ottobre), sia perché il numero dei bocciati alle prove scritte è altissimo.

Il Corriere.it parla di una percentuale che si aggira intorno all'80%. In parole semplici, i docenti di ruolo continueranno a mancare nonostante il 'piano straordinario' di Renzi & co e i supplenti saranno chiamati anche quest'anno a ricoprire posti in materie importanti come le lingue, il sostegno e le materie scientifiche.

Ma tutti questi precari, se vorranno ottenere il contratto a tempo indeterminato, dovranno vincere il concorso a cattedra. E dovranno tenere a mente che non potranno essere assunti a tempo determinato oltre un periodo di 36 mesi. Si prospettano tempi duri per loro, ma forse non solo per loro.

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