Nei giorni scorsi sono stati licenziati 9 dipendenti della Sita di Salerno che avevano richiesto di usufruire della legge 104, senza averne reale diritto. Un fatto da cui il Miur dovrebbe prendere esempio. A dare la notizia è Il Mattino.it, che riferisce i dettagli di quanto avvenuto all'interno dell'azienda di trasporti. Tramite un'indagine privata specializzata, definita 'fino ad oggi unica nel suo genere', la Sita ha deciso di scoprire chi usufruiva dei permessi dedicati a chi ha particolari necessità senza averne diritto, per poi chiederne spiegazioni.

È così che su 10 dipendenti chiamati in causa, solo uno è riuscito a fornire reali motivazioni a giustificazione dei comportamenti contestati. Gli altri nove non sono stati convincenti e sono stati licenziati. Simone Spinosa, direttore di Sita Sud, ha spiegato che alcune recenti pronunce della corte di Cassazione mettono nelle condizioni di verificare la corretta condotta dei dipendenti che hanno chiesto di usufruire dei permessidella legge 104. Nel momento in cui i sospetti su alcuni dipendenti hanno messo radice, si è provveduto alla verifica delle condizioni dichiarate. Chi non è stato in grado di dare spiegazioni valide (nove persone su dieci), è stato licenziato. Subito dopo il fatto, vi è stato il ritiro spontaneo di 9 richieste di permessi per assistenza familiare.

Legge 104, verificare si può

L'azione della Sita e i risultati ottenuti con l'indagine su chi usufruisce dei permessi per la legge 104, dimostra che il controllo è possibile. Fare i furbetti con la legge 104 non solo va contro gli interessi aziendali, ma anche contro quelli dei colleghi. Che il reparto scuolaabbia gravi problemi con i furbetti della 104 è un fatto ormai noto da tempo.

Il Miur ha annunciato controlli per stanare i colpevoli, ma ad oggi non si sono avute notizie sui risultati di tali controlli (sempre se ci sono stati). Quanto avvenuto a Salerno dimostra che ristabilire l'ordine su quanto accade con la 104 si può.

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