Arrivano tramite l'Agenzia Ansa le nuovevoci di stima in merito agli interventi correttivi da presentare all'interno della riforma previdenziale. Facendo un veloce calcolo sui dati aggregati, le stime complessive per portare a compimento tutti i provvedimenti di tutela richiederebbero coperture per quasi 2,6 miliardi di euro. Una somma che appare quindi ben lontana rispetto alle ipotesi in arrivo negli scorsi giorni dal Governo, visto che il Sottosegretario Tommaso Nannicini aveva espresso disponibilità di bilancio per circa un miliardo e mezzo.

Resta quindi chiaro che la differenza potrebbe costringere i decisori seduti al tavolo ad un compromesso rispetto alle misure da attuare con urgenza, posto che le altre verrebbero comunque inserite all'interno di nuovi provvedimenti di riforma da attuare nella prima parte del prossimo anno. Stante la situazione, entriamo nel merito della vicenda elencando le singole stime di costo per ogni copertura, in modo da offrire ai lettori un quadro chiaro di come si arriva al dato complessivo che vi abbiamo appena riportato.

Pensioni flessibili e riforma del welfare Inps: ecco le voci di costo divise per la finalità dell'intervento

Partiamo prima di tutto dalle stime riguardanti la cosiddetta APE. L'anticipo pensionistico dovrebbe richiedere uno stanziamento attorno ai 700 milionidi euro, mentre il costo verrebbedestinato soprattutto in favoredi coloro che vivono situazioni di disagio, come nel caso di disoccupati in età avanzata.

Al loro fianco vi sono poi i lavori usuranti, per i quali sono necessari circa 70 milioni di euro. Il costo maggiore sembra però quello destinato alla tutela dei cosiddetti lavoratori precoci, ovvero persone che hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età. Per queste persone si stima un impegnodi 1,8 miliardi nel caso il bonus a garanzia per ogni anno lavorato in giovane età sia di 4 mesi, mentre il costo scende a 1,2 miliardi per garantire tre mesi di contribuzione figurativa.

500 milioni sarebbero invece i costi stimati per poter mettere a punto una soluzione in favore delle ricongiunzioni onerose, una misura che potrebbe implementare anche l'ipotesi di un riscatto agevolato del percorso di laurea. A questa platea bisognerebbe poi aggiungere le risorse da destinare all'allargamento della 14ma mensilità, per una stima di quasi 800 milioni di euro.

Queste ultimecoperture potrebbero però garantire il raddoppio dei pensionati beneficiari della misura, pertanto l'impatto su chi è già iscritto all'Inps sarebbe comunque notevole.

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