Lo si era già ampiamente capito ancor prima che fallisse la trattativa tra governo e sindacati per la sequenza contrattuale relativa alla chiamata diretta. Lo si è capito ancora di più quando i sindacati hanno spiegato le principali ragioni della rottura della trattativa, tra le quali vi era quella relativa alla volontà da parte del Miur di introdurre una lunga serie di criteri a disposizione dei dirigenti scolastici per l'individuazione dei docenti.

Nelle ultime settimane, come 'profetizzato', ne abbiamo viste, infatti, di tutti i colori: dai presidi toscani che hanno chiesto il 'video a figura intera' in allegato alla propria candidatura, ai DS definiti 'troppo impiccioni', quelli che si sono immischiati troppo nella vita privata delle insegnanti, permettendosi di chiedere loro se avessero intenzione di sposarsi a breve o di progettare gravidanze nell'immediato futuro.

Ultime news scuola, sabato 27 agosto 2016: chiamata diretta docenti per 'luogo di residenza'

Il Ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, pur intervenendo sul fronte delle polemiche scaturite da questi episodi, ha semplicemente 'promesso' di adottare dei provvedimenti, in sede di valutazione dei dirigenti, nel caso in cui si fosse andati oltre la logica della scelta per competenze, quella caldamente raccomandata dal Miur.

Quando pensavamo di averne viste davvero di cotte e di crude, ecco spuntare l'ultima 'moda' sponsorizzata dai dirigenti scolastici, quella di dare priorità al luogo di residenza del candidato all'interno dei requisiti richiesti ai docenti.

Chiamata diretta docenti: OK se sei residente vicino alla sede della scuola

A questo proposito, il sito specializzato 'Tecnica della Scuola', dopo aver effettuato delle ricerche in merito, ha confermato che non si tratta, purtroppo, di voci infondate: alla redazione del sito, infatti, sarebbero giunte delle denunce, seppur circostanziate, da parte di docenti esclusi dai 'giochi' proprio per il semplice fatto di non essere residenti nell'ambito territoriale relativo alla scuola dove hanno presentato domanda.

Evidentemente, importa poco a quel dirigente scolastico il livello di competenze di un docente: meglio preferire un insegnante che faccia poche assenze e che sia prontamente reperibile. Con buona pace della 'rivoluzione copernicana' di cui parla il ministro Giannini, con buona pace della cosiddetta 'individuazione dei docenti per competenze'.