Il centro studi Adapt fondato da Marco Biagi, dice che negli ultimi cinque anni solo il 12% dei tirocinanti ha ottenuto un contratto di qualsiasi tipo. Non è servita nemmeno la crescita di tirocini di questi ultimi anni. Nel 2010 i tirocinanti erano poco più di 67.000 e circa 115.000 nel 2015, ma i contratti a tempo indeterminato non si sono mai mossi dall'11,5%. Questo dato, vale per i tirocini di durata massima di due anni, mentre per quelli più corti la percentuale si abbassa ancora.

Secondo i dati, nove giovani su dieci è incapace di lavorare

Tutto ciò deve far riflettere. Non può essere che il 90% dei tirocinanti utilizzati sia incapace di lavorare; quindi qualcosa non funziona nel mondo lavorativo. Sembra che le aziende italiane preferiscano risparmiare sul costo del Lavoro cambiando spesso i giovani lavoratori, piuttosto che insegnare e portare avanti i progetti assumendo questi ragazzi. Un tirocinante guadagna circa 4/500 € al mese, quindi tutto ciò fa pensare che interessa più la quantità lavorativa piuttosto che la qualità. Assumendo i tirocinanti, infatti i costi aumenterebbero.

Gli apprendisti non hanno una situazione migliore

Anche gli apprendisti hanno una situazione molto simile ai tirocinanti.

Si era notato un grosso calo di questo tipo di contratti quando non vi erano incentivi, mentre questo tipo di "assunzioni a tempo determinato", ha avuto una grande ripresa, da quando la decontribuzione è stata abbassata. Ma in verità, come per i tirocini, la percentuale degli apprendistitrasformatiin posti fissi, è sempre stato molto bassa.

Nel 2013 su 230.000 apprendisti quelli che hanno avuto la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato non sono stati nemmeno 70.000. Molto simile la situazione dell'anno successivo. Leggermente migliore il2015, con 85.000 assunzioni su 184.000 apprendisti. Nei primi mesi del 2016, su 133.000 giovani, solo 50.000 circa hanno ottenuto un contratto.

Nel 2016 il 70% dei contratti è a tempo determinato

Dai dati diffusi dalla Cgil, da gennaio a luglio 2016, oltre il 70% delle assunzioni, è con un contratto a tempo determinato. I contratti a tempo indeterminato, sono calati per ora del 34% circa.