Le ultimissime novità al 20 settembre sulla riforma Pensioni 2017 e sui lavoratori precoci si susseguono in vista dell'importante incontro che si terrà domani tra Governo e sindacati. L'occasione sarà utile per confermare le misure ormai date per certe nella prossima legge di bilancio quali : L'APE, assegno pensionistico anticipato, e l'estensione della quattordicesima a quanti percepiscono fino a 1000 euro di pensione. Il tema caldo al centro del dibattito di domani resteranno, invece, i nodi irrisolti come: esodati e precoci. Per i primi si confida nell'ottava ed ultima salvaguardia, per i precoci nella quota 41, anche se le misure in discussione sembrerebbero al momento altre.
I dettagli e le rimostranze dei lavoratori.
Pensioni precoci, ultime novità: l'APE ed il bonus non convincono, quali speranze per la quota 41?
Per i precoci invece il tavolo di confronto è ancora aperto, diverse le indiscrezioniche si susseguono sulle misure che potrebbero essere al centro del dibattito e su cui potrebbe puntare il Governo, che reputa la quota 41'troppo cara'. Tra questela prima concerne l'estensione dell'APE a costo zero, denominata APEsociale,oltre che per i disoccupati di lungo corso, per gli invalidi e per gli usuranti anche per i precoci, che non sarebbero soddisfatti della misura in quanto molti di loro non potrebbero comunque usufruirne non avendo 63 anni d'età pur avendo già alle spalle 41 anni di contributi versati.
La seconda indiscrezione si riferisce all'ipotesidell'approvazione dellaquota 41 e 10 mesi, fonte ANSA,per quanti hanno iniziato a lavorare regolarmente tra i 14 e i 18 anni. Si tratterebbe, dunque, di uno sconto di un solo anno rispetto a quanto previsto dall'attuale normativa. Le donne si chiedono, invece, quale sarebbe il loro beneficio visto che la Riforma Fornero prevede già oggi per le lavoratrici una contribuzione pari a 41 anni e 10 mesi.
L'ultima ipotesi, sulla quale sembrerebbe puntare il Governo, è il bonus contributivo tra i 2-6 mesi per quanti hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età. Ma molti lavoratori ribadiscono che per loro la misura sarebbe vana, non essendo stati messi in regola prima dei 18 anni, pur avendo oggi 41 anni di contributi versati.
Novità riforma pensioni 2017, Damiano: non si dimentichino esodati, precoci e donne
Cesare Damiano in una nota stampa ha fatto presente al Governo che molti sono ancora i nodi critici da risolvere, l'estensione della quattordicesima può certamente essere un bene, ma non è sufficiente, così come occorre abbassare le penalizzazioni associate all'uscita flessibile APE, che non possono, per essere appetibili ai lavoratori,aggirarsi intorno al 7% annuo. Occorre, affinché si possa parlare seriamente di riforma pensioni 2017, aggiunge Damiano, risolvere la questione degli esodati, che attendono l'ottava e definitiva salvaguardia, il nodo precoci, per i quali non possono bastare misure simboliche, e salvaguardare l'opzione donna.
Le lavoratrici attendono fiduciose l'esito del 'contatore', ma è bene sottolineare, fa presente Damiano, che le risorserisparmiate devono essere utilizzate per il proseguimento della sperimentazione della legge 243/2004.
Le misure sopra esposte, APE, assegno pensionistico anticipato,in primis, non convincono i precoci, in quanto ridurrebbero di molto la platea dei potenziali beneficiari, non risolvendo alla radice il problema. I lavoratori confidano ancora nella quota 41 senza penalizzazioni legata all'età e che nell'incontro di domani si torni seriamente a parlare di questa opzione. I precoci avranno ancora modo di parlare con Nannicini nei prossimi giorni, ma effettivamente le misure che dovranno essere inserite nella prossima legge di Stabilità hanno ormai le ore contate, sarà giàdomani 21 settembre la giornata buona per gli accordi definitivi? Vi terremo certamente informati.