"Abbiamo sottoscritto con il Governo un'intesa che prevede un impegno finanziario di 6 miliardi nei 3 anni. Erano 10 anni che non riuscivamo a sottoscrivere un'intesa, soprattutto negli ultimi anni,milioni di pensionati e di pensionate hanno dato molte risorse per il bilancio dello Stato e per la prima volta si restituisce qualcosa anche a loro". Lo afferma Ivan Pedretti della Spi - Cgil, commentando l'accordo siglato con il Governo. "Dire che siamo totalmente soddisfatti non è vero: è un passo in avanti importante e significativo, ma non c'è tutto quello che volevamo.

Però è un inizio che ci consente poi di aprire ulteriormente una fase di confronto per costruire rinnovati benefici". In merito alle tutele di welfare, "noi riteniamo che aver dato ai pensionati un tema di giustizia come la no tax area rappresenti un fatto importante per milioni di persone,. Inoltre abbiamo allargato la quattordicesima e ci saranno oltre 1,2 milioni di pensionati che avranno questo beneficio e prima non lo avevano".

Riforma pensioni e rivalutazioni Inps: accordo di garanzia per gli assegni

In merito al tema delle rivalutazioni Inps, l'esponente della Cgil ha ribadito l'impegno per un intervento. "Abbiamo convenuto una seconda fase di confronto che affronterà il tema della rivalutazione delle Pensioni.

C'è un impegno diretto a ritornare al sistema delle rivalutazione di Prodi ,con una garanzia maggiore".

Pensioni anticipate e APE social: le ipotesi per le uscite agevolate

"Abbiamo affrontato poitemi importanti per i lavoratori pensionandi, soprattutto per coloro che fanno un lavoro usurante e faticoso. Dovremo definire nei prossimi giorni la platea degli aventi diritto, però è già un fatto importante aver riconosciuto che bisogna dare delle risposte a queste persone, perché avranno un'aspettativa minore rispetto ad altri.

Inoltre, abbiamo affrontato il tema dei precoci che hanno iniziato a 14 - 15 annie che devono trovare una risposta positiva". Sulle valutazioni relative alla platea "probabilmente non tutti entreranno dentro, ma una parte sarà riconosciuta e potrà andare in pensione anticipata. Anche per loro c'è una discussione nei prossimi giorni con il Governo".

Previsto interventosu ricongiunzioni onerose e su Ape volontaria

"Abbiamo condiviso che le famose ricongiunzioni onerose oggi potranno permettere la pensione senza costi aggiuntivi: torneranno ad essere come prima del Governo Monti: una risposta positiva anche per tante donne che hanno sofferto questa ingiustizia". Infine, sulle uscite anticipate Pedretti specifica lo scenario sulla base del quale si svilupperà il dibattito. "Sapete che a noi l'Ape non ci ha mai convinto, però abbiamo anche lì provato a modificarla, tanto che oggi è sperimentale. Si suddivide in tre tronconi, uno che riguarda i soggetti più disagiati per i quali l'APE non costerà. Poi c'è un'APE che invece riguarda i lavoratori che vivono processi di ristrutturazione con le imprese, dove ci sarà una contrattazione con le parti sociali perché pensiamo che le imprese debbano corrispondere il cosiddetto finanziamento.

E poi rimane un pezzetto di APE che riguarda una scelta individuale".

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