Così come il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ieri ha parlato di una situazione "non semplice" sulla riforma Pensioni, anche il premier Matteo Renzi, alla vigilia del nuovo incontro tra governo e sindacati che dovrebbe svolgersi domani 28 settembre, mette le mani avanti parlando di una "questione molto delicata" ma non si tira indietro rispetto agli interventi da fare. "La questione delle pensioni - ha dichiarato il presidente del Consiglio - è molto delicata e non faccio promesse invano". In realtà Renzi di promesse sulla riforma pensioni ne ha fatte tante, a partire dall'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata.

Pensioni, nuovo intervento del premier a Quinta Colonna

E' stato lo stesso premier a coniare la formula Anticipo pensionistico usando l'acronimo Ape e annunciando addirittura un logo che però ancora non è arrivato. Tornando al bonus di 80 euro al mese già concesso ai lavoratori dipendenti con uno stipendio fino a 1.500 euro mensili Renzi ha ricordando che "gli ottanta euro non andavano ai pensionati". Ma adesso il governo sembra intenzionato a correre ai ripari ma rivendicando i meriti delle buone misure inserite nella legge di Stabilità dello scorso anno. "Abbiamo fatto una misura - ha ricordato il premier - che riguardava il lavoro, poi - ha spiegato - la tassa sulla prima casa e tasse agricole".

Come si ricorderà, infatti, il governo ha abolito l'Imu sulla prima casa e l'Imu agricola sui terreni. "Quello che restava fuori - ha detto Renzi - sono le pensioni. Ora - ha aggiunto - vogliamo dare una mano". Tra le misure confermate la 14ema sulle pensioni fino a 1.000 euro.

Renzi promette l'Anticipo pensionistico e il bonus 14esima

Le nuove dichiarazioni di Renzi sono state corredate da alcune scritte sulla lavagna messa a disposizione dal conduttore ieri sera nello studio di Quinta Colonna, su Rete 4. "Quest'anno - ha spiegato in tv il presidente del Consiglio - si fanno Ires e Iri, si abbassano tutte e due", ha sottolineato.

"L'altra cosa - ha aggiunto - sono le pensioni". Renzi, dunque, è tornato a parlare dell'Anticipo pensionistico e si è espresso anche sulle relative penalizzazioni. "A quelli che non sono potuti andare in pensione per la legge Fornero - ha detto il premier - daremo l'Ape. Un anticipo della pensione - ha spiegato Renzi - in cambio di circa il cinque per cento in meno". Ovviamente la misura è facoltativa e così non sembrerebbe proprio conveniente se non nelle situazione di disagio. "E' una scelta, nessuno - ha sottolineato il premier e leader del Pd - deciderà per conto degli altri". Il capo del governo ha criticato a legge Fornero per aver creato una situazione difficile per molti lavoratori, la vicenda degli esodati è solo la punta di un iceberg. "Si tratta di persone - ha detto - che sono state fregate, ma non voglio essere demagogico: hanno un po' esagerato - ha proseguito criticando la legge Fornero - lo scalone".