Piena adesione allo sciopero Scuola del 21 ottobre 2016 indetto da Unicobas e USB e alla manifestazione del 22 ottobre, da parte dei Partigiani della Scuola Pubblica. In un lungo comunicato, vengono elencati le ragioni, prima fra tutti la difesa della sovranità e dei diritti dei cittadini.

I PSP sottolineano come il popolo italiano stia andando incontro ad una riduzione dei propri diritti personali che non sono affatto accompagnati da un miglioramento sul piano economico. I cittadini stanno perdendo i loro diritti sulla sanità e sull'istruzione, oltre alle garanzie sulla pensione.

Ultime news scuola, giovedì 29 settembre 2016: PSP aderiscono allo sciopero del 21 ottobre

La democrazia è a rischio con quella che viene definita come la 'de-forma Renzi' che, unitamente alla legge elettorale Italicum, potrà modificare l'intera Costituzione 'grazie' ad una maggioranza parlamentare che potrà anche essere rappresentata da un misero 10 per cento della popolazione.

In questo modo, la democrazia sarà a rischio, perchè l'Italia dovrà fare i conti con un 'esecutivo fortissimo' che, naturalmente, risponderà solamente alla volontà dell'Europa e dei poteri forti.

Tutti gli equilibri delineati accuratamente dai Padri Costituenti, proseguono nel loro comunicato i Partigiani della Scuola Pubblica, verranno sovvertiti completamente da questo progetto di riforma che prevede un senato non eletto formato da 'residuati' dei consigli regionali, un senato composto dagli elementi più corrotti della classe Politica italiana.

Referendum costituzionale ultime notizie: il NO dei PSP

Un progetto di riforma, come viene sottolineato, che va a ricalcare lo stesso 'ignobile modello' applicato alla scuola pubblica italiana, dove prevale la gestione monocratica del dirigente scolastico a scapito della comunità.

L'ultimo baluardo per tutti, conclude il comunicato, è l'applicazione della Costituzione.

I Partigiani della Scuola Pubblica ribadiscono il loro incondizionato appoggio al Coordinamento di Democrazia Costituzionale unitamente al proprio massimo impegno nella campagna referendaria per il NO alla riforma costituzionale.