Le ultimissime novità al 20 ottobre 2016 sulla riforma Pensioni 2017 ed in particolare su pensioni precoci e opzione donna giungono dall'ultima nota stampa di Cesare Damiano che torna a ribadire pregi e difetti della legge di bilancio 2017 sulla parte relativa alla previdenza. Senza ombra di dubbio, dice, 7 miliardi di euro per la previdenza sono risorse significative per risolvere molti nodi spinosi, ma vanno tenute in considerazione ancora diverse criticità. Vanno ampliate le platee concernenti i lavori gravosi, per permettere, ad esempio,a più precoci di poter usufruire della quota 41, vanno utilizzate le risorse rimanenti per la prosecuzione di opzione donna eva concessa l'ottava ed ultima salvaguardia per gli esodati.

Solo modificando ancora le misure che rientreranno nella prossima legge di bilancio sarà possibile evitare "esclusioni ingiustificate". I dettagli e le novità al 20 ottobre 2016.

Novità pensioni precoci, quota 41 da gennaio 2017: ma per chi?

Secondo Tommaso Nannicini saranno almeno 60.000 mila i lavoratori che grazie all'APE social, assegno pensionistico anticipato a costo zero, e alla quota 41 per i precoci, riusciranno ad accedere alla pensione anticipata 2017. Nello specifico, secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, saranno 25.000 i lavoratori precoci che ogni anno, a partire dal 1 gennaio 2017, potranno uscire dal mondo del lavoro dopo 41 anni di contributi versati e senza alcuna penalità.

Mentre saranno 35.000 mila i lavoratori che potranno uscire all'età di 63 anni a costo zero usufruendo dell'APE social. Secondo i lavoratori precoci, che il 18 ottobre 2016 sono nuovamente scesi in piazza Montecitorio, le cifre non sono reali. Troppi i paletti imposti dal Governo per poter accedere alla quota 41. Non solo bisogna aver lavorato almeno 12 mensilità anche non continuative prima di aver compiuto 19 anni d'età, ma bisogna rientrare in determinate categorie.

Come essere ricompresi tra i lavoratori disoccupati di lungo corso che hanno terminato gli ammortizzatori sociali, essere invalidi, parenti di disabili,o essere impiegato in mestieri gravosi. Per Damiano il successo della quota 41 dipenderà dall'estensione delle platee che potranno rientrare trai mestieri gravosi. Non vi è ancora un testo scritto, dice Damiano, ma certamente se verranno inclusi, ad esempio, solo gli infermieri di sala operatoria, si rischierà di andare incontro ad "esclusioni ingiustificate".

Proprio quello che continuano a ribadire sui social i precoci: "non si può fare distinzione tra figli e figliastri, dopo 41 anni tutti sono esausti". Parere confermato ieri da Roberto Occhiodoro, l'amministratore del gruppo Facebook ,nell'ultima intervista che ha rilasciato a BN. Lo stesso Damiano invita il Governo a risolvere tali criticità, e a non dimenticare l'opzione donna e gli esodati

Opzione donna, parla Damiano: si utilizzino i risparmi di Opzione Donna per la sua proroga

Per evitare appunto esclusioni ingiustificate, Damiano incalza il Governo Renzi ad ampliare "le scadenze dell’ottava salvaguardia" e ad utilizzare"i risparmi dell’Opzione Donna per la sua proroga al 2016”.Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati al Quotidiano Nazionale, nel corso di un'intervista, ricorda come il Pd abbia anche presentato una proposta di legge per prelevare in modo straordinario sulla parte eccedente lepensioni chesuperano i 5.000 euro, compresi i vitalizi, un contributo di solidarietà.

Solo così, conclude,si potrebbe dare una pensione di garanzia ai giovani, anche in futuro, ossia puntando sul "tema della solidarietà”. Le lavoratrici e i precoci restano in attesa di buone nuove da parte dell'esecutivo, le prime attendono ancora di sapere novità sul 'contatore' e sul monitoraggio delle risorse rimaste al fine di comprendere che ne sarà della proroga di OD, i precoci confidano che la quota 41 divenga universale e non vi siano misure inique atte solo a dividere internamentela categoria dei 'quarantunisti'.