Le ultime notizie scuola ad oggi mercoledì 30 novembre riguardano inevitabilmente il vertice governo-sindacati, in corso di svolgimento a Palazzo Vidoni, per il rinnovo del contratto dei dipendenti del pubblico impiego. Secondo quanto riportato dal sito specializzato Tecnica della Scuola, l'aumento degli stipendi riguarderà anche il comparto più vasto della Pubblica Amministrazione, il comparto scuola con i suoi 1.100.000 lavoratori tra personale docente e Ata.

Ultime news scuola, mercoledì 30 novembre: è ufficiale, aumento stipendi anche per docenti e Ata

Dunque, le indiscrezioni della vigilia sembrano essere confermate, anche se è ancora presto per sapere di quale entità potranno essere questi aumenti. Come è noto, infatti, c'è una notevole discrepanza tra le risorse finanziarie stanziate ad hoc nella Legge di Stabilità 2017 e le coperture necessarie.

Se da una parte era impensabile che il comparto scuola dovesse essere 'sacrificato' (dopo oltre sette anni di blocco contrattuale) rispetto agli altri comparti della Pubblica Amministrazione, dall'altra parte, si prospetta l'ipotesi di aumenti a 'piramide rovesciata': ciò significa che gli incrementi in busta paga dovrebbero riguardare soprattutto gli insegnanti più 'giovani', o per meglio dire, i docenti che hanno meno anzianità nella scuola.

Aumenti stipendi in base al 'merito'? Governo e sindacati ne stanno ancora discutendo

Un altro capitolo importante da definire è quello riguardante il merito e anche qui sembra che una parte dell'aumento stipendiale possa essere collegato all'efficienza professionale dei docenti ed, in particolar modo, alla presenza sul lavoro.

Si tratta, comunque, di elementi sui quali il governo e i sindacati stanno tuttora discutendo e sui quali ci sarà ancora molto da chiarire. L'auspicio del governo (e probabilmente anche quello dei sindacati) è quello di riuscire a trovare l'accordo entro la giornata di oggi, 30 novembre: è chiaro che per la maggioranza, il rinnovo di contratto della Pubblica Amministrazione potrebbe rappresentare un potente spot per il governo in vista del voto referendario di domenica prossima, 4 dicembre.