Quante saranno le assunzioni nella Scuola per il prossimo anno 2017/2018? I numeri cheemergono dal confronto dei calcoli tra ministero dell'Istruzione e dicastero dell'Economia e delle Finanze sono notevolmente difformi a causa della diversa stima dei costi per l'immissione in ruolo di ciascun docente. Differenza di fondamentale importanza perché nella legge di Bilancio 2017 del Governo Renzi è stata iscritta come capitolo di spesa a favore delle nuove assunzioni nella scuola la cifra di quattrocento milioni di euro. Spetterà, pertanto, al ministero dell'Istruzione dimostrare che con questi soldi si riusciranno a stabilizzare i 25 mila nuovi insegnanti annunciati nelle scorse settimane.

Scuola, immissioni in ruolo 2017/18: i numeri del Miur e del Mef

Altrimenti le assunzioni nella scuolapotrebbero non andare oltre ad un numero dipoco superiore alla metà, circa undicimila nuovi docenti, al massimo. Perché per i tecnici del ministro Padoan, infatti, una cattedra costa allo Stato circa quarantaquattromila euro all'anno, mentre per il Miur il costo è di appena diecimila. La differenza sta tutta nel procedimento delle assunzioni: le nuove cattedre si creeranno dalla trasformazione dell'organico, da "di fatto" a "di diritto". E, pertanto, la differenza di costo per ciascun nuovo docente dovrà tener conto della retribuzione che, all'anno, spetta a ciascun supplente per coprire il posto.

Infatti, attualmente, tali cattedre, rientrando nell'organico di fatto, non possono essere oggetto di contratti a tempo indeterminato e nemmeno di trasferimenti.

Immissioni in ruolo docenti, cosa prevede la legge di Bilancio 2017 di Renzi

Il testo della bozza della manovra 2017, attualmente trasmessa alle Camere per la votazione, parla delle assunzioni dei docenti della scuola all'articolo numero 52, disponendo lo stanziamento di centoquaranta milioni di euro per il prossimo anno e di 400 per il 2018.

E' possibile che lo stesso Parlamento voti una mozione che autorizzi la totale trasformazione dei posti in organico di diritto che, in ogni modo, rientrerebbero nel nuovo organico dell'autonomia della scuola per effetto, si legge all'articolo 53, dell'unione degli spezzoni anche su scuole diverse, fino al completamento di una cattedra.