Le ultime novità sulla riforma pensioni 2017 e sulla quota 41 per i precoci giungono principalmente dal web e dalle richieste che i lavoratori stanno facendo al neo Governo. Specie ora che la squadra del nuovo esecutivo è pressoché delineata, Gentiloni nuovo premier, Poletti confermato Ministro del Lavoro. I precoci avevano anche in parte auspicato alle voci di Nannicini al posto di Poletti, in quanto i 'quarantunisti' si erano spesso interfacciati, prima della stesura della LdB2017, col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed erano maggiormente fiduciosi in un suo eventuale supporto sull'estensione della Quota 41.

I dettagli e le nuove richieste dei precoci al 14/12/2016.

Novità Riforma pensioni 2017 e precoci: cosa cambierà col Governo Gentiloni-Poletti?

Lo sguardo dei lavoratori resta vigile su ogni notizia concernete la riforma Pensioni 2017 ormai introdotta in LdB2017 ed in attesa dei decreti attuativi per divenire effettiva. I precoci auspicano infatti che il Governo firmi al più presto almeno quanto fin ora deciso sulla quota 41, affinché quanto raggiunto non resti sulla carta. Certo i lavoratori non sono pienamente soddisfatti, e su internet manifestano la loro parziale delusione, come Rosa Poloni e Moreno Barbuti, ormai volti noti in Tv tra i precoci. Ma sono anche consapevoli che la loro battaglia non era facile.

Dunque per loro resta fondamentale, prima di andare al voto, blindare quanto ottenuto, ossia: l'abolizione delle penalizzazioni post 2018 per i precoci che accederanno alla quiescenza, indipendente dall'età anagrafica, avendo maturato i requisiti contributivi richiesti dalla Fornero e l'ottenimento della quota 41 per quanti rientrino in specifiche categorie ed abbiano versato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni.

Nel richiedere questo scrivono anche a Gentiloni e Poletti affinché non si abbassino i riflettori sulla quota 41 per tutti o quanto meno venga ampliata la platea dei potenziali beneficiari dal 2017. Le parole dei lavoratori.

Pensioni precoci e nuove richieste a Gentiloni e Poletti: si estenda Quota 41

Due post scritti ieri sulla pagina ufficiale Facebook da Rosa Poloni e Moreno Barbuti evidenziano la frustrazione dei lavoratori nell'aver ottenuto solo una piccola parte delle loro rivendicazioni.

Barbuti, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' ha scritto: "Ci hanno detto di cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto. Purtroppo il bicchiere non è riempito nemmeno a metà, ma ne coprono a malapena il fondo". A lui ha fatto eco Rosa Poloni che ha scritto: "la sensazione è quella di aver lottato invano, i disabili avevano già dei privilegi, i caregiver, coloro che assistono, avevano già due anni di bonus104, i lavori usuranti sono stati solo allargati di poco con i gravosi, molti hanno indennità di rischio in busta paga e non avranno sconti, la sensazione è che pochissimi avranno accesso alla quota 41", ma poi giunge la rassicurazione per i compagni di 'sventura' : "la lotta continua per la quota 41 per tutti".

Altri due post invece di Francesco Sanese e Giuseppe Luisi si rivolgono direttamente al ministro Poletti e al premier Gentiloni. I l primo scrive: " Ministro Poletti Lei ci ha lasciato sabato prima del referendum dichiarando che avrebbe abbassato la percentuale di invalidità dei precoci dal 74% al 60% compresi, ora aspettiamo di vedere se sarà un uomo di parola". Il secondo scrive " Caro Presidente per combattere la disoccupazione dovrebbe: attuare la modifica alla madre delle riforme, la Fornero, proponendo l'uscita dal lavoro dopo 41 anni di servizio per tutti, in modo che le aziende assumano manodopera indispensabile e si attui il ricambio generazionale tanto richiesto da tutti". Le richieste dei lavoratori precoci verranno prese in considerazione dal nuovo Governo? Poletti e Gentiloni risponderanno ai lavoratori come era solito fare Nannicini? Restiamo in attesa e vi terremo certamente informati.