Il neo ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli ha commentato il raggiungimento dell'intesa con i sindacati per quanto concerne il nuovo contratto integrativo sulla mobilità 2017/2018 del personale docente. Il numero uno del Miur, esprimendo tutta la propria soddisfazione per il risultato ottenuto, ha parlato di 'percorso di responsabilità e di serietà che è stato intrapreso per il bene della Scuola'.

Ultime news scuola, 30 dicembre: Valeria Fedeli 'La scuola dovrà funzionare già dal 1° settembre 2017'

Il neo ministro ha affermato, senza mezzi termini, che l'obiettivo sarà quello di aprire regolarmente il prossimo anno scolastico 2017/2018 e nelle migliori condizioni.

A tal fine, verrà redatto un cronoprogramma di lavoro molto preciso che possa garantire al sistema il miglior funzionamento possibile: dalle assunzioni alla mobilità, sino all'assegnazione delle supplenze, un problema, quest'ultimo, da affrontare seriamente visti i grossissimi disagi incontrati nei primi mesi del corrente anno scolastico. 'Vogliamo avere docenti in cattedra e una scuola che funzioni sin dal primo giorno' questa la promessa di Valeria Fedeli rivolta a tutto il personale scolastico (docenti e Ata) oltre che alle famiglie e agli studenti, ai quali occorre garantire continuità didattica.

Mobilità, assunzioni e supplenze: le promesse mancate dell'ex ministro Giannini

Non dimentichiamoci, però, che anche l'ex ministro Stefania Giannini spese parole rassicuranti la scorsa estate, parlando del piano straordinario di mobilità, del concorso docenti e delle nuove immissioni in ruolo.

Sappiamo bene come sono andate le cose. Ricordiamo, per esempio, quando Stefania Giannini dichiarò, lo scorso mese di ottobre, che i disagi ad inizio anno scolastico sono 'fisiologici' e che, nel giro di poche settimane, il sistema scolastico si sarebbe stabilizzato. Ci siamo ritrovati a Natale con molti istituti ancora in cerca di insegnanti, nonostante la 'straordinaria rivoluzione copernicana'. I docenti e il personale Ata non possono che confermare tutto il proprio scetticismo su queste nuove promesse del ministro Fedeli anche perchè sono stufi delle troppe parole e dei pochi fatti.