Giornata particolarmente densa di avvenimenti quella odierna di giovedì 29 dicembre per la Scuola: dopo la nomina a sottosegretario dell'onorevole Vito De Filippo, è arrivata la firma dell'accordo tra il Ministero dell'Istruzione e i sindacati in merito al nuovo contratto 2017/2018. Quali saranno le più importanti novità che riguardano i trasferimenti del personale docente?

Ultime news scuola, giovedì 29 dicembre 2016: firmato accordo mobilità docenti 2017/8, ecco i punti principali

Senza dubbio la più rilevante è la possibilità di presentare domanda di mobilità potendo scegliere liberamente tra scuola, ambito o provincia: ne deriva il superamento della legge 107 che imponeva il vincolo triennale di permanenza nella sede assegnata.

Ogni docente avrà la possibilità di poter indicare fino ad un massimo di quindici preferenze, fino a cinque scuole e fino a dieci ambiti territoriali. Un aspetto importante, oseremmo dire fondamentale, è quello riguardante la possibilità data a qualunque docente, anche a quell'insegnante assunto su ambito territoriale, di poter chiedere il proprio trasferimento su scuola.

Assunzione docenti precari e mobilità 2017/8: ecco come avverrà la ripartizione dei posti

Per quanto concerne, invece, la chiamata diretta dei docenti, questa verrà regolamentata attraverso una specifica sequenza contrattuale, fermo restando i principi di imparzialità e trasparenza.

Come anticipato in precedenza, le tabelle dei punteggi verranno revisionate in modo tale da equiparare l'esperienza del servizio pre-ruolo a quella di ruolo.

Una novità importante, invece, arriva dall'assegnazione dei posti disponibili. Si era parlato, infatti, di una ripartizione equa, al 50 per cento, tra i posti riservati alla mobilità e quelli riservati alle future immissioni in ruolo. Invece, l'accordo firmato dal neo ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli e i sindacati prevede il sessanta per cento dei posti a disposizione dei neo assunti in ruolo per l'anno scolastico 2017/2018, il trenta per cento riservato alla mobilità territoriale e il dieci per cento alla mobilità professionale.