Manca poco all’entrata in vigore della pensione anticipata Ape, prevista per il 1° maggio 2017, e l’Inps predispone l’invio di 285mila lettere per informare i lavoratori in possesso dei requisiti previsti per usufruire dell’anticipo pensionistico.

Ad annunciare questi aggiornamenti è stato lo stesso presidente dell’istituto Tito Boeri che, in previsione dell’ondata di richieste di informazioni che potrebbero intasare gli uffici dell’INPS, ha pensato di correre con l’invio di tutte le informazioni necessarie sul funzionamento delle pensione anticipata.

Cosa c’è scritto nelle lettere INPS sull’anticipo pensionistico Ape

Benché la sua entrata in vigore sia stata fissata per il 1° maggio 2017, il nuovo strumento a disposizione dei lavoratori per richiedere la pensione anticipata, l’Ape, necessita l’emanazione dei relativi decreti attuativi che deve avvenire entro il 1° marzo. Decreti con i quali si dovranno anche definire le regole per gli istituti di credito e le assicurazioni che saranno coinvolte nel meccanismo.

Un meccanismo che si preannuncia essere piuttosto complesso, per questo l’INPS cerca di prevenire le possibili richieste di informazioni da parte dei lavoratori con i requisiti necessari con l’invio di 285mila lettere. Si tratterà di buste arancioni contenenti gli aggiornamenti sulla situazione contributiva del destinatario e una proiezione di futura pensione, più uno schema esemplificativo per quanto riguarda l’anticipo pensionistico Ape.

La platea di riferimento è stata calcolata in 285mila persone, ma per il momento si procederà ad un primo invio di 150mila lettere, in quanto gli altri 135mila lavoratori potenzialmente interessati già dispongono del codice pin con il quale accedere alla loro posizione contributiva sul sito dell’INPS e, quindi, a tutte le informazioni riguardanti le regole di accesso alla pensione anticipata.

Successivamente, comunque, anche questi dovrebbero ricevere la busta arancione.

Chi può richiedere la pensione anticipata Ape

I lavoratori dipendenti che riceveranno le lettere INPS sono quelli che, alla data del 1° maggio 2017 avranno almeno 63 anni di età e 20 di contributi. Questi potranno richiedere la pensione anticipata Ape nelle seguenti modalità:

  • Ape volontaria. In questo caso, i costi dell’anticipo pensionistico saranno totalmente a carico del lavoratore, che dovrà contrarre un prestito con un istituto di credito (a sua scelta tra quelli aderenti) da restituire ad un tasso che potrà variare dal 2 al 5,5% nei vent’anni successivi al raggiungimento dell’età di pensione;
  • Ape social. In questo caso sono richiesti 30 anni di contributi, ma il costo sarà a carico dello Stato fino ad un massimo di 1.500 euro l’anno. E’ pero necessario appartenere ad alcune categorie quali i disoccupati di lungo termine, i lavoratori che assistono un familiare di primo grado con disabilità grave, i lavori usuranti;
  • Ape aziendale. Potrà essere richiesta dal lavoratore con 63 anni e almeno 20 anni di contributi cui manchino meno di 3 anni e 7 mesi alla pensione. Sarà però necessario un accordo con l’azienda in quanto quest’ultima dovrà farsi carico dei contributi mancanti al raggiungimento dell’età di pensione.