Gli emendamenti di Anief sulle 8 deleghe alla riforma della Scuola arrivano in Senato e vanno in difesa dei precari. Nel pomeriggio del 2 febbraio, Marcello Pacifico ha illustrato in Commissione le proposte di modifica, soffermandosi su tutto quello che non è stato risolto nel settore scolastico, ma necessita di interventi risolutori. Tra i temi trattati: la fase transitoria, il concorso, il blocco decennale sul sostegno, i docenti della scuola dell'infanzia ed educatori e la stabilizzazione dei posti in deroga.

Emendamenti Anief alle deleghe della riforma scuola per i precari

Iniziando dalla delega relativa al reclutamento nella scuola, Anief ha sottolineato che per il prossimo triennio sono stati esclusi dalle assunzioni i precari abilitati, ignorati ancora una volta sebbene siano loro a garantire lezioni regolari. La situazione di stallo vale anche per chi ha partecipato al concorso 2016. Pacifico ha menzionato poi il disallineamento tra domanda e offerta, dando la colpa a diversi fattori, come il blocco dell’aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento, il non inserimento di personale abilitato e la falsa individuazione dell’organico di diritto. Anief si sofferma anche sulla retribuzione prevista per i futuri vincitori di concorso, che per tre anni dovranno lavorare a paga ridotta senza un riconoscimento della loro professionalità.

Alcune delle richieste per i precari

Fra le richieste avanzate da Anief a favore dei precari della scuola vi sono queste:

  • assumere il docente precario su sostegno a tempo determinato fino a tre volte, dopo di che far scattare la sua immissione in ruolo così da garantire la continuità didattica;

  • stabilizzare progressivamente i 40.000 posti liberi che ogni anno vengono assegnanti, in deroga, fino al 30 giugno;

  • assumere 33.000 maestri e 2.500 educatori nella scuola dell'infanzia, attraverso un piano straordinario;

  • riaprire immediatamente le GaE a tutti i docenti abilitati;

  • assumere tutti gli idonei dei concorsi.

Marcello Pacifico ha concluso ricordando che con le deleghe si ha la possibilità di ridurre gli 'effetti perversi' della legge 107. Per questo le deleghe vanno modificate. Resta aggiornato sulla riforma, le deleghe e le altre notizie dal mondo della scuola, cliccando il tasto Segui.