"Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere." (Emily Dickinson).

LinkedIn ha stilato la classifica annuale delle parole o termini più usati sul mondo social, comunicando quelli che sarebbero i termini da evitare, riferendosi ad aggettivi usati frequentemente che non risulterebbero poi così efficaci per coloro che sono in cerca di un lavoro o che vorrebbero fare altro nella vita.

Quali sono le "buzzwords" da evitare

Diamo un’occhiata alle parole chiave da evitare per descriversi sui social network.

Secondo LinkedIn, sui profili professionali non andrebbero inserite: specializzato, leadership, appassionato, strategico, con esperienza, concentrato, esperto, certificato, creativo, eccellente. Questo è quanto riportato da un articolo pubblicato sul blog del social network per i professionisti che, a seguito dell'indagine annuale, ha definito i termini sopra citati "inflazionati" che, invece di valorizzare i profili dei candidati, appiattiscono le figure professionali.

Social network e lavoro

L'errore più comune che si compie quando si decide di creare un profilo social - in questo caso professionale - è quello di copiare altri profili che appartengono alla propria famiglia o categoria professionale.

Questo accade perché si è convinti di trasmettere "senso di appartenenza" alla categoria, oppure semplicemente per comodità. In realtà quest'abitudine incide in modo negativo, perché i profili risultano tutti uguali e con scarsa creatività. Trascurare le cosiddette "soft skills" è, dunque, molto controproducente.

In Italia è molto difficile trovare lavoro

Il settore lavorativo, in Italia, è sempre in difficoltà. Secondo la classifica internazionale stilata da LinkedIn, gli italiani peccherebbero anche per mancanza di "creatività", creando dei profili professionali che farebbero trapelare l'eccessiva tendenza del Paese nell'orientarsi a fare soprattutto carriera, trascurando così le caratteristiche meno rilevanti, ma importanti come le "soft skills".

Difatti le caratteristiche soggettive degli individui fanno la differenza in fase di selezione del personale, in particolare per quanto concerne la creatività. Il mondo del Lavoro e, soprattutto, tutto ciò che gravita attorno ai social network, potenzialmente potrebbe rappresentare un ottimo trampolino di lancio per permettere ai giovani soprattutto di entrarne a far parte. Non bisogna omologarsi, dunque, perché le peculiarità soggettive fanno decisamente tendenza.