L'ipotesi di mobilità 2017/18 Scuola è stata firmata e ormai il fatto che sarà possibile inserire nella domanda fino a 15 preferenze è noto a tutti. Ma ancora molti docenti non hanno chiaro ogni aspetto e si pongono diverse domande. In questo articolo miriamo a fornire la risposta ad alcune delle domande più comuni espresse sui social circa le preferenze territoriali della domanda di mobilità.

Preferenze mobilità 2017/18 Miur: unica domanda, non obbligatorie

La domanda per la mobilità 2017/18 della scuola sarà unica (provinciale e interprovinciale) e permetterà l'inserimento di un massimo di 15 preferenze fra scuole, ambiti e province, delle quali solo 5 potranno essere scuole.

Un fattore importante di cui tener conto e che non si è obbligati a inserire tutte e 15 le preferenze, ma ogni docente deciderà quali e quante inserirne. Chi verrà soddisfatto nella preferenza espressa su scuola, otterrà la titolarità su scuola. Chi verrà soddisfatto per la preferenza su ambito, la otterrà su ambito e sarà soggetto di conseguenza alla chiamata diretta per ottenere l'incarico triennale. Sarà possibile anche inserire una preferenza sintetica sulla provincia; in tal caso sarà possibile ottenere l'assegnazione in qualsiasi ambito presente nella provincia, "secondo la catena di prossimità" e tenendo conto dei punteggi (art 6). È possibile conoscere prima i posti disponibili? Ne abbiamo già discusso in un altro articolo.

Assegnazione dopo la domanda di mobilità

Chi vorrebbe ottenere l'assegnazione tramite mobilità in una scuola specifica, farebbe bene a indicare prima la preferenza della scuola, poi quella dell'ambito in cui si trova la scuola e infine quella della provincia a cui appartiene l'ambito. In questo modo avrà maggiori possibilità di ottenerla.

Resta il fatto che il maggior punteggio ha un peso definitivo e decisionale nell'assegnazione che si otterrà. Resta aggiornato su mobilità 2017 e altre notizie dal mondo della scuola e del Miur, cliccando il tasto Segui in alto, vicino al titolo di questo articolo.