Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" sulla vicenda del cumulo gratuito in favore dell'opzione donna e dell'8va salvaguardia parlamentare destinata ai lavoratori esodati. Nel corso della settimana appena passata si è infatti svolto un confronto tra i rappresentanti del Comitato Opzione Donna Social, del Comitato Licenziati o Cessati senza tutele e di due esodati interessati alla realizzazione del cumulo con l'On Avv. Andrea Maestri (Possibile) e l'Avv. Giorgio Sacco. Il riscontro che si è ottenuto risulta variegato e merita un approfondimento suddiviso in base alla situazione specifica.
Facciamo insieme il punto della situazione all'interno del nostro nuovo articolo sulla vicenda, per poi trarre le conclusioni nella parte finale.
Pensioni anticipate opzione donna: si prosegue sul versante politico
Partiamo dalla richiesta delle lavoratrici che desideravano utilizzare il cumulo gratuito per far valere i diversi spezzoni contributivi (con particolare riferimento alla gestione separata Inps), al fine di ottenere il pensionamento tramite l'opzione donna. Per questo specifico scenario, il parere legale è stato piuttosto negativo. Il problema riguarda il fatto che i requisiti (anagrafici o contributivi) di riferimento restano quelli della legge Fornero, non posseduti dalle pensionande.
A partire da queste valutazioni è quindi emersa la convinzione che si tratti di un percorso giuridico pressoché impraticabile. Vi è da sottolineare che parallelamente alla via legale resta in essere la possibilità di proseguire l'attività di rivendicazione dei propri diritti nei confronti dei legislatori, così come sta già facendo il Comitato Opzione Donna Social fin dalla sua fondazione.
Lavoratori esodati pronti al pressing sulla politica
Per quanto concerne invece la situazione del cumulo in relazione al caso degli esodati, gli ex lavoratori hanno prima di tutto portato all'attenzione dei legali le difformità previste all'interno del sistema previdenziale nelle diverse regole e condizioni di pensionamento a cui devono sottostare.
Anche in questo frangente, si sono pertanto valutate le possibilità previste dalla legge per l'avvio di nuove rivendicazioni legali, oltre al proseguimento del pressing verso le istituzioni con l'ausilio di interrogazioni e petizioni politiche. Tra gli esempi pratici dei lavoratori che si trovano a confrontarsi con situazioni critiche è stato citato il caso dei versamenti effettuati in gestione separata e quello dei contratti Cococo / Cocopro, che si vedono applicare le regole pensionistiche tipiche del lavoro autonomo.
I comitati si dicono pronti a proseguire la propria attività di sensibilizzazione su tutti i canali possibili
In conclusione, sia le lavoratrici opzione donna che i lavoratori esodati si dicono pronti a proseguire l'attività finalizzata a far valere le proprie rivendicazioni, cercando di mantenere aperti tutti i canali possibili.
Dai riscontri diretti avuti all'interno dei diversi Comitati abbiamo quindi raccolto la ferma volontà dei rappresentanti coinvolti nell'organizzare l'attività dei prossimi mesi sulla base dei riscontri avuti dai legali, proseguendo al contempo l'attività di sensibilizzazione rivolta verso i legislatori.
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