Ripartirà nel pomeriggio di oggi il confronto tra Governo e sindacati sull'attuazione dell'APE e delle altre misure di flessibilità pensionistica previste in LdB 2017, oltre che sulla cosiddetta Fase 2 della riforma previdenziale. Per quanto concerne il primo punto, bisognerà entrare nel merito dei decreti attuativi in corso di completamento (riguardo ai quali vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento pubblicato questa mattina nella rubrica Parola ai Comitati). Ma è sulla cosiddetta seconda fase del confronto che si concentrano le maggiori sfide, stante che l'avvio delle nuove misure dovrebbe partire nel 2018 e andare a tutelare una larga fascia di lavoratori e pensionandi non inclusi nella precedente riforma.

Il punto di partenza per questa discussione resterà la seconda parte dell'intesa firmata al 21 settembre 2016, mentre un altro nodo riguarderà la possibilità di rilancio della previdenza integrativa, con un particolare riferimento all'equiparazione dell'imposizione fiscale tra dipendenti pubblici e privati.

Pensioni e Fase 2: i tre fronti aperti sulla prossima riforma previdenziale

La nuova riforma previdenziale dovrebbe quindi svilupparsi su tre diversi fronti. Il primo riguarda un intervento di flessibilizzazione delle Pensioni contributive, con particolare attenzione all'adeguamento all'AdV delle varie categorie di lavoratori e con l'istituzione di una pensione di garanzia per i più giovani (legata all'età ed agli anni di contribuzione).

Il secondo fronte riguarda il rilancio della previdenza integrativa, per la quale i sindacati chiedono una defiscalizzazione sulla rendita dei montanti e l'equiparazione nelle agevolazioni tra pubblico e privato. Infine, vi è la richiesta di qualificare il lavoro di cura a cui molte donne devono prestarsi in famiglia attraverso l'attribuzione di contributi figurativi.

Assegni Inps: si discute sul meccanismo di rivalutazione

Per coloro invece che hanno già ottenuto l'agognata pensione, il nuovo confronto tra Governo e parti sociali entrerà nel merito del meccanismo di indicizzazione. L'idea è di creare un nuovo sistema di adeguamento delle pensioni che possa tenere conto dei diversi scaglioni di importo, anziché il procedimento attuale basato su un meccanismo a fasce.

Mentre una ulteriore modifica potrebbe riguardare proprio l'indice di riferimento utilizzato per garantire le rivalutazioni.

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