Le ultimissime notizie sulle Pensioni precoci e sull'opzione donna post incontro Governo-sindacati giungono direttamente da palazzo Chigi da cui escono le date precise dei prossimi incontri con le parti sociali che porteranno a compimento la fase 2 del Governo. Altre importanti informazioni giungono poi dall'onorevole Titti di Salvo che risponde ad una sorta di sportello pensioni offerto ieri dalla trasmissione 'Mi manda Rai Tre'. L'onorevole ha fatto chiarezza su quota 41, ape social, ape volontaria e proroga opzione donna al 2018. In dettaglio le ultime novità e il punto della situazione al 24 febbraio.

Ultime notizie su pensioni precoci, quota 41 ma non per tutti

Ad aprire il dibattito sulla riforma pensioni ed in particolare sulla legge di bilancio 2017 è la precoce, ospite in studio, Tamara Bogani, che evidenzia le rimostranze del gruppo facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' che continuano a sperare nei prossimi tavoli di Governo per ottenere l'estensione della quota 41 per tutti. Titti di Salvo rispondendo poi a dei messaggi whatsapp pervenuti nel corso della trasmissione spiega come la quota 41 così come l'APE social siano volutamente indirizzati a quanti hanno maggiori difficoltà, in quanto è giusto che per queste persone vi sia l'accesso gratuito alla quiescenza.

Dal momento che vi sono ristrettezze di bilancio e altresì corretto che per gli altri valga l'opzione di libera scelta, ossia chi tra i più fortunati decidesse di accedere alla pensione prima volontariamente è corretto che paghi una quota, proporzionale agli anni di anticipo, per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale.

I paletti sono effettivamente rigidi, come mostra un messaggio giunto in studio che conferma l'esclusione di un lavoratore che avrebbe tutte le caratteristiche sancite per accedere alla Quota 41 nella LdB 2017, ma che resterà escluso dalla definizione di precoce e dunque dal beneficio in quanto ha maturato solo 11 mesi di contributi prima dei 19 anni d'età.

I lavoratori precoci continuano a confidare che si esca con qualcosa in più, platee più ampie, maggior numero di lavori considerati gravosi, dal prossimo incontro tra Governo e sindacati, che si terrà il 1 marzo. In questo incontro infatti si discuterà dei decreti attuativi che permetteranno l'accesso pensionistico dal 1 maggio a differenti categorie di lavoratori. Titti di Salvo fa altresì chiarezza sulla proroga di opzione donna 2018.

Pensioni Opzione donna, novità Titti di Salvo: addio proroga al 2018?

L'onorevole è risultata molto ferma nella risposta offerta ad una lavoratrice che chiedeva la possibilità di una proroga di opzione donna al 2018 visto l'avanzo dei fondi. Per Titti di Salvo al momento ciò non sarà possibile, sebbene i fondi paiano apparentemente esserci.

In quanto, spiega, questi serviranno a rispettare la cristallizzazione di un diritto già acquisito. L'onorevole spiega che fino a quando anche l'ultima delle 36.000 donne che potenzialmente avrebbe diritto ad opzione donna, come sancito dalla 243/2004, non usufruirà del beneficio, quei soldi non potranno essere spesi per altro, in quanto dovranno essere conservati nell'eventualità che questa lavoratrice, già titolare di un diritto, ci ripensi. Le lavoratrici iscritte al gruppo 'Opzione donna proroga al 2018' ancora sperano che qualcosa possa cambiare, dato che, sebbene gli emendamenti dell'Onorevole Walter Rizzetto siano stati respinti, è stato accolto l'ordine del Giorno al Milleproroghe dell'onorevole Maestri che impegna il governo a valutare ogni possibilità di impiego delle risorse non utilizzate per consentire il proseguo della sperimentazione. Il problema di fondo è capire di quali risorse si parli, se quelle stanziate sembrerebbero già tutte destinate alla ' cristalizzazione ' come ha fatto notare Titti di Salvo.