Un trend che sembra inarrestabile e si attesta su percentuali drammatiche rispetto al passo segnato dalle altre regioni italiane: questo è il quadro d'insieme dello status delle imprese in Sardegna, con un aumento dei fallimenti che è stato stimato nell'ordine di un +26% rispetto al 2015, sui dati analizzati riferiti alla chiusura del 2016. Una situazione piuttosto allarmante, soprattutto in virtù della posizione di controtendenza dell'Isola rispetto al resto della nazione: i numeri di questo fallimento economico si riversano di riflesso sulla salute politica regionale, gettando un'inevitabile ombra polemica sulla Giunta Pigliaru, che deve incassare i contraccolpi di una gravissima crisi, non solo economica ma anche di governo.

Un tunnel in senso opposto

La Sardegna si trova esattamente a viaggiare in senso opposto al percorso intrapreso dal resto delle regioni italiane. A darne conferma sono i numeri dell'analisi condotta dall'Osservatorio Cerved, che studia il rischio di credito in Italia. I risultati portano verso un'incoraggiante prospettiva, tranne per l'Isola: all'interno del trend nazionale, il Cerved certifica che nel 2016 il Mezzogiorno registra un calo delle procedure fallimentari del 6,4%. Il dato allarmante è che per la Sardegna si registra un incremento del 26% rispetto a un anno fa. Complessivamente, nel 2016 in Italia hanno dichiarato default oltre 13.000 imprese: si tratta di un dato comunque positivo in quanto corrisponde a un -8,5% rispetto all'anno precedente.

Il calo dei fallimenti in Italia ha riguardato, in modo più o meno omogeneo, tutte le forme giuridiche di impresa, mentre per la Sardegna si tratta di un collasso che riguarda in modo ancora più preoccupante il settore edile.

Un fallimento politico

Le opposizioni al governo regionale non hanno fatto attendere le reazioni a questa fotografia scattata dal centro analisi fallimenti Cerved.

Il leitmotiv che permane lungo l'asse della polemica di minoranza è uno: a fallire, oltre alle imprese sarde, è la politica del presidente Pigliaru, di una Giunta regionale di centrosinistra che "in due anni e mezzo non ne ha azzeccato una", per dirla con le parole dell'esponente dei Riformatori, Michele Cossa. Temporali di protesta anche da Forza Italia, che ha sintetizzato la sua posizione nelle dichiarazioni di Marco Tedde: "Il dato di Cerved certifica l'insuccesso assoluto della Giunta Pigliaru. Sono dati ancora più preoccupanti se associati a quelli del comparto edile, che nel terzo trimestre del 2016 ha visto la chiusura di 297 aziende e la perdita di altri 6.500 posti di Lavoro".