La riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Madia stabilizzerà i precari storici, nella Scuola, invece, i docenti non di ruolo rimarranno tali e, anzi, perderanno le supplenze dopo i tre anni di servizio a tempo determinato. E' questa la distinzione che sta creando precari di serie A e precari di serie B dopo l'annuncio del piano di assunzioni degli statali fatto da Madia nei giorni scorsi di chi lavora nella Pubblica amministrazione con contratti a termine. La distinzione è netta e pone le due categorie dei precari, coloro che lavorano nella scuola e coloro che svolgono l'attività nelle amministrazioni pubbliche, di fronte alla discriminante dei 36 mesi di servizio: i docenti risulteranno penalizzati, i restanti statali, invece, avvantaggiati.

Assunzioni statali precari con la riforma Pubblica amministrazione: e i docenti della scuola?

La stabilizzazione degli statali disposta con la riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia prevede che coloro che abbiano lavorato, anche in maniera non continuativa, per oltre tre anni con contratti a tempo determinato ed abbiano anche vinto un concorso pubblico, possano essere assunti compatibilmente con le necessità professionali degli enti, sulla base di piani triennali. Il periodo di assunzione riguarderà il triennio 2018-2020 e gli anni di precariato dovrebbero essere conteggiati a partire dal 2010. Ben diversa è la situazione della scuola: con le assunzioni della riforma di Renzi, nel 2015 furono assunti, secondo i dati forniti da Repubblica, 87 mila docenti.

L'obiettivo a medio termine era di eliminare tutte le graduatorie dei precari. Ma non è stato così perché nello scorso anno scolastico furono assegnati incarichi a centomila insegnanti con contratti a tempo determinato e quest'anno a settantamila.

Stabilizzazioni statali e docenti scuola: la risposta della Fedeli sulla scuola

Rispetto alle assunzioni che si faranno con la riforma della Pubblica amministrazione, i 36 mesi di contratti per i docenti precari rappresentano un limite oltre il quale non potranno più avere altre supplenze annuali. Tale limite, come ribadito anche dalle norme della legge di Bilancio 2017, dovrà essere conteggiato a partire dal corrente anno scolastico, ovvero dal 1° settembre 2016.

Tuttavia, la disparità di stabilizzazione tra scuola e restante parte della Pubblica amministrazione necessiterà, secondo la Repubblica, di un intervento di riparazione. Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, sulla questione ha chiarito che il piano di stabilizzazione della Madia per i precari storici della Pubblica amministrazione è valido anche per la scuola, ma ad esclusione del reclutamento. Pertanto, occorrerà armonizzare la questione su tutto il fronte del pubblico impiego, scuola compresa, per non incorrere in una penalizzazione della Corte di Giustizia europea.