Nella giornata di domani, giovedì 9 febbraio 2017, Miur e sindacati si ritroveranno di fronte per quello che potrebbe rappresentare l'incontro decisivo per cercare di trovare un accordo sulla chiamata diretta: o dentro o fuori, o tutto o niente, visto che una rottura-bis, dopo quella del luglio scorso, significherebbe anche l'addio all'ipotesi CCNI mobilità 2017/2018.

Ultime news scuola, 8 febbraio: Miur-sindacati, domani incontro-chiave sulla chiamata diretta

Il sito specializzato 'Tecnica della Scuola' ha intervistato, a questo proposito, il segretario nazionale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, il quale pur esprimendo tutta la propria soddisfazione per essere riusciti a sottoscrivere il pre-contratto sulla mobilità del personale scolastico, sottolinea l'importanza della 'partita aperta' in merito al passaggio dei docenti da ambito a scuola.

Colui che ha preso il posto di Domenico Pantaleo ha rimarcato i punti importanti del contratto mobilità, come la possibilità, offerta a tutti i docenti, di potersi trasferire su scuola e non solamente su ambito come indicato dalla legge 107: 'lo potranno fare anche coloro che l'anno scorso hanno avuto la titolarità su ambiti'; senza dimenticarsi che il numero delle preferenze esprimibili sarà il medesimo per tutti, ovvero un massimo di quindici.

L'incognita resta quella relativa a tutti i docenti, il cui destino sarà rappresentato dagli ambiti territoriali. Sinopoli, a questo proposito, ha voluto precisare come i docenti andranno a finire negli ambiti territoriali per libera scelta oppure solamente se trasferiti d'ufficio: in quest'ultimo caso, però, si finirà nell'ambito territoriale non solamente per mancanza di posto sulle sedi indicate, ma in tutta la provincia.

Chiamata diretta ultime notizie: Flc-Cgil ottimista se Miur manterrà coerenza con accordi precedenti

Fin qui tutto bene ma il dilemma resta la chiamata diretta. Il segretario nazionale Flc-Cgil ritiene che le possibilità di arrivare ad un accordo restano buone, soprattutto se Viale Trastevere 'vorrà mantenere una linea comportamentale' che si dimostri coerente con l'intesa dello scorso 30 novembre in materia di rinnovo dei contratti pubblici.

Allo stesso modo, fa ben sperare quanto stabilito dall'accordo politico dello scorso 29 dicembre. 'Vogliamo requisiti che parlino della professionalità dei docenti, requisiti oggettivi, pesanti e certificabili - conclude Sinopoli - è chiaro che tra i criteri debbano assumere rilevanza la competenza professionale acquisita sul campo e l'esperienza'.