Si annunciano importanti cambiamenti per le visite fiscali, sia nel settore pubblico che in quello privato. Le novità sono contenute nel decreto Madia. L'intenzione del governo è quella di rafforzare i controlli rendendo la vita ancora più difficile a chi intende usufruire dei giorni di malattia. Il controllo sarà affidato direttamente ad un cervellone che farà capo all'Inps il quale determinerà chi usufruisce con cadenza periodica dei giorni di malattia.

Visite fiscali il governo intende rafforzare misure di controllo.

L'intenzione del governo inserite nel decreto Madia è quello di rafforzare i controlli delle visite fiscali, tentando così di scoraggiare chi magari abusa dei giorni di malattia.

Le misure anticipate dall'Ansa parlano addirittura di controlli ripetuti durante lo stesso periodo di malattia, insomma durante la vostra malattia si potrà ripresentare il medico svariate volte per controllare che voi siate in casa. Inoltre grazie al cervellone centralizzato dell'Insp i controlli potranno essere più mirati. Con queste due misure il governo sembra voler mettere un freno ai giorni di malattia chiesti dai dipendenti.

Visite fiscali: armonizzare le fasce orarie tra dipendenti pubblici e privati

Un'altra novità introdotta dal decreto Madia come riporta L'Ansa è l'armonizzazione delle fasce orarie tra i dipendenti del pubblico impiego e i dipendenti del settore privato. Infatti attualmente c'è un divario del tutto netto che penalizza i dipendenti pubblici come a voler sottolineare che i "furbetti" sono loro.

La fascia oraria attuale di reperibilità dei dipendenti pubblici è dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 per un totale di ben sette ore, contro le sole quattro ore dei dipendenti privati 10:00 - 12:00 e 17:00 - 19:00. Vedremo come il decreto vorrebbe armonizzare queste fasce orarie. L'obiettivo sembra molto chiaro, intensificare i controlli delle visite fiscali. Infine alcuni cambiamenti potrebbero subire anche i permessi della legge 104/1992 con delle modifiche ai preavvisi per poter usufruire dei permessi.