Le news sulle Pensioni aggiornate ad oggi, martedì 7 marzo, ripropongono il tema dell'abolizione dei vitalizi e della pensione di cittadinanza. Ad offrire nuove prospettive su due questioni previdenziali così discusse sono da una parte l'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, e l'operatore di mercato Michele Spallino, citato da Wall Street Italia. Non va inoltre dimenticato che in data odierna si saprà qualcosa di più sulla delicata questione delle pensioni parlamentari, con la discussione della proposta di delibera presentata la settimana scorsa dal Movimento 5 Stelle.

Vitalizi oggi, pensioni comuni domani

Il quadro che fornisce l'associazione Aduc sul ventilato taglio ai vitalizi è allarmante. In un recente intervento sul sito ufficiale, aduc.it, si è parlato dell'intervista rilasciata a Repubblica da Roberto Perotti, professore dell'Università Bocconi, collega di Tito Boeri, attuale presidente dell'Inps, affermando come la volontà di tagliare i vitalizi oggi nasconda un rischio più che concreto, in futuro, per le pensioni ordinarie. Secondo la ricostruzione dell'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, verranno inizialmente chiesti sacrifici a chi percepisce le pensioni di importo maggiore. Tagliando quest'ultime, si avrebbe un risparmio, in denaro, pari a 2 miliardi di euro.

Si proseguirebbe poi con le pensioni dai 5 ai 3 mila euro, per poi abbassare ulteriormente l'asticella, fino ad arrivare a mettere le mani sugli assegni previdenziali che costituiscono la maggioranza delle pensioni, tra i 1000 e 2000 euro. Uno scenario, quello proposto dall'Aduc, che se si concretizzasse metterebbe in allarme più di un pensionato.

Pensione di cittadinanza, un altro punto di vista

Su Wall Street Italia nelle ultime ore ha trovato spazio l'analisi dell'operatore di mercato Spallino, secondo il quale lo Stato dovrebbe concepire la previdenza da un altro punto di vista. Secondo Michele Spallino infatti, sarebbe attuabile, fin da oggi, la pensione di cittadinanza.

In che modo? Affinché tutti godano dello stesso trattamento pensionistico, pari a 1.000 euro a partire dai 60 anni (non 67, sottolinea Spallino), le pensioni dovrebbero essere concepite come una spesa dello Stato, e come tali essere pagate dalla fiscalità generale. Spallino, nel suo intervento, ha dichiarato che le pensioni dovrebbero essere uguali per tutti, così come le altre prestazioni, come quelle sanitarie e scolastiche, ad esempio. Infine, citando l'attuale spesa del bilancio dello stato per le pensioni, pari a 200 miliardi, Michele Spallino ha chiarito che i beneficiari delle pensioni da 1.000 euro sarebbero, in tutta Italia, 20 milioni di cittadini che abbiano compiuto 60 anni.