Le ultime notizie sulle Pensioni aggiornate ad oggi, domenica 5 marzo, ripropongono la delicata questione dei decreti attuativi, attesi per questa settimana, salvo poi subire un rinvio non pronosticabile alla vigilia dell'incontro del 1° marzo tra governo e sindacati. Più volte, nel recente passato, il ministro del Lavoro Poletti aveva dichiarato che l'Ape sarebbe partita ufficialmente dal 1° maggio, ma i ritardi sui Dcpm non è, per i lavoratori e pensionandi, un segnale positivo. Preoccupazione condivisa dalla Cgil, anche lei seduta al tavolo di confronto con i rappresentanti del nuovo esecutivo Gentiloni.

Anticipo pensionistico dal 1° maggio, la preoccupazione della Cgil

"Siamo preoccupati". Esordisce così in una nota Nicola Marongiu, responsabile Cgil dell'area Welfare e contrattazione sociale. "I decreti - ricorda Marongiu - erano fissati entro la fine di febbraio", che aggiunge inoltre come vi siano da rispettare, successivamente ai decreti, i passaggi tecnici prima che questi arrivino in Gazzetta Ufficiale. Il problema, su cui si continua a discutere, è quello relativo alle modifiche delle norme di ingresso alla previdenza. "Senza un intervento complessivo - denuncia il responsabile del sindacato - diventa tutto più difficile". Un allarme da prendere in seria considerazione dunque, sopratutto poiché proviene da una fonte autorevole, da un "addetto ai lavori".

Riguardo alle norme previdenziali a cui si faceva riferimento prima, Marongiu chiarisce che siano state modificate soltanto quelle per i lavoratori precoci e chi svolge attività usuranti.

Pensioni parlamentari, 7 marzo "giorno della verità"

È stato già ribattezzato come il giorno della verità. Martedì 7 marzo, per il Movimento 5 Stelle e per la politica in generale sarà una giornata importante.

Sono alte le aspettative, da parte di Luigi Di Maio, sull'ordine del giorno calendarizzato per questo martedì dall'ufficio di presidenza della Camera dei Deputati. Attraverso un post pubblicato su Facebook venerdì, Di Maio ha mostrato la "prova" di quanto avverrà martedì. Tra gli ordini del giorno, figura anche quello sulle "comunicazioni su una proposta concernente il trattamento previdenziale dei deputati".

Lunedì scorso, durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, Di Maio aveva presentato ai giornalisti la proposta del M5S sulle pensioni dei parlamentari uguali, dal punto di vista del trattamento previdenziale, a quelle di tutti gli altri cittadini italiani. Su questa proposta, nei giorni scorsi, ci sono già state le prime scintille tra il presidente dell'Inps Boeri e lo stesso Di Maio.