Come si va in pensione anticipata dal 2017 con l'uscita per i precoci con la quota 41? Il caso di un lavoratore nato nel 1961, con inizio della contribuzione a partire dal 1977, è stato sottoposto all'esperto de Il Sole 24 Ore che coglie l'occasione per riepilogare uno dei requisiti richiesti (l'invalidità minima al 74 per cento) per la pensione dei contribuenti precoci a partire dal 1° maggio 2017. Attualmente il provvedimento è in fase di approvazione definitiva da parte del Governo Gentiloni. Proprio il decreto sulla quota 41 dei precoci è atteso da molti lavoratori che, come lo scrivente, hanno cominciato a lavorare ben prima della maggiore età: con un anno di contributi pagati prima dei 19, i precoci avranno la possibilità di uscire anticipatamente rispetto agli attuali requisiti previsti per la pensione anticipata, ovvero i 42 anni e 10 mesi di versamenti per gli uomini e i 41,10 per le donne.
Come si raggiunge la pensione anticipata con la quota 41 dei precoci dal 2017?
Sulla base dei dati riportati dallo scrivente, il raggiungimento della pensione anticipata con la quota 41 dei lavoratori precoci è assicurato grazie ai contributi versati per 37 anni e 3 mesi, ai quali vanno aggiunti i ricongiungimenti pari a 5 mesi e diciannove giorni e i benefici di 2 mesi in più per ogni anno di contribuzione previsti del comma 3, dell'ex art. 80, della legge numero 388 del 23/12/2000. Il totale dei benefici per l'invalidità è pari a ventotto mesi. Inoltre il lavoratore ha riscattato gratis l'anno di militare, essendo già alle dipendente del comune. Sommando i contributi si arriva ad oltre quarant'anni che permetteranno, allo scrivente, di andare in pensione anticipata con la quota 41 dei precoci ad inizio del 2018.
Pensioni anticipate dal 2017 con la quota 41 dei precoci: calcolo requisiti
In base al calcolo effettuato dall'esperto de Il Sole 24 Ore, lo scrivente raggiungerà a febbraio 2018 i contributi necessari (la quota 41) per la pensione anticipata dei contribuenti precoci. Inoltre, i benefici dei due mesi previsti dalla legge numero 388 del 2000, legati alle invalidità superiori al 74 per cento, dovranno avere decorrenza a partire dal giorno della presentazione della domanda e non, invece, dalla data della visita.
Ad oggi, pertanto, in attesa che il Governo Gentiloni emani i decreti attuativi sulle Pensioni anticipate (oltre ai precoci con quota 41, anche quelli dell'anticipo pensionistico Ape social e volontario), l'esperto arriva alla conclusione che il lavoratore maturerà appieno i requisiti per l'uscita anticipata dei precoci (comma 199 dell'articolo 1 della legge numero 232 del 2016, ovvero dell'attuale legge di Bilancio). Tuttavia, per la presentazione della domanda, lo scrivente dovrà ancora attendere la maturazione dei requisiti.