Arrivano notizie contrastanti dal comparto previdenziale, nonostante l'attesa sui provvedimenti riguardanti la flessibilità previdenziale prevista in Manovra 2017 e sui relativi decreti attuativi appare proseguire incurante della prossima scadenza fissata al 1° maggio. Ma a far riflettere in particolar modo sono i dati presenti nel DEF sulla crescita della spesa previdenziale di circa 26 miliardi di euro da qui al 2020, mentre sui prelievi di solidarietà riguardanti le Pensioni d'oro in Sicilia si assiste ad un nuovo stop da parte della Corte di Conti.
Vediamo insieme il dettaglio delle ultime novità partendo proprio da quest'ultima controversa vicenda.
Pensioni e prelievi di solidarietà: a rischio i contributi prelevati in Sicilia
La Regione Sicilia potrebbe vedersi costretta a restituire ai pensionati pubblici regionali quanto prelevato negli ultimi cinque anni attraverso il contributo di solidarietà. Secondo la Corte dei conti la norma varata a livello nazionale con il Governo Monti sarebbe stata infatti applicata in modo erroneo, destinando quanto raccolto al welfare (principalmente disoccupati e disabili) al posto che ad una forma di redistribuzione all'interno del sistema previdenziale. In questo modo, si sarebbe realizzata una discriminazione tra gli stessi pensionati.
La vicenda passerà quindi alla Consulta, che dovrà esprimersi circa i dubbi già evidenziati dalla Corte dei conti.
Destinata a crescere la spesa previdenziale
Nel frattempo è destinata a proseguire la crescita della spesa previdenziale nel prossimo quadriennio. Ad elaborare nuove proiezioni al riguardo è stata Unimpresa, che analizzando il Def ha rilevato una stima di aumento per 26 miliardi di euro nei costi previdenziali stimati sino al 2020, mentre parallelamente rallenterà la spesa per la sanità.
Una prospettiva che per il Centro studi dimostra come le riforme approvate negli scorsi anni non siano riuscite a risolvere in via definitiva i problemi che affliggono il bilancio pubblico.
Pensioni anticipate e LdB2017: ancora attesa per l'APE
Sembra invece destinata a risolversi nel breve periodo l'attesa per l'APE sociale; dopo la firma del decreto attuativo, il provvedimento dovrà giungere in Gazzetta Ufficiale per divenire definitivo nei prossimi giorni.
A quel punto si avrà il via libero per la misura e si potrà procedere con l'invio delle domande. Resta però destinata a continuare l'incertezza sulla data di arrivo degli altri decreti, a partire da quello per la quota 41 dei lavoratori precoci, mentre l'APE volontaria, quella aziendale e la RITA (l'uscita anticipata dei fondi pensione) saranno definite solo dopo la metà del prossimo mese.
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